Le zanzare coi sono sempre state. Addirittura Virgilio, che era di Mantova e di zanzare se ne intendeva, ci scrisse un poemetto, “Culex”, zanzara in latino. Ma quelle erano autoctone e, a parte l’anophele, vettore del plasmodio della malaria che prima delle bonifiche mieteva vittime in grande quantità, non erano pericolose. 
Adesso la situazione è cambiata. Globalizzazione, con l’aumento dei viaggi da e per i paesi tropicali, oltre ai cambiamenti climatici, hanno fatto arrivare dei tipi nuovi, come la zanzara “tigre”, ventura dall’oriente prima di altre razze di zanzara esotiche.

Le zanzare esotiche

Una di queste è l’Aedes albopictus, che trasmette il virus della dengue, di cui nel 2023 ci sono stati 130 casi, quasi il doppio dell’anno precedente. E si teme che nel 2024 possano essere anche di più. Nei 10 anni precedente c’erano stati in tutto 73 casi, dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. 

La dengue è caratterizzata da febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre

L’Aedes a Egypti, vettore dei virus della febbre gialla, della dengue, della chikungunya e del virus Zika. Dei casi si sono manifestati  in Austria, Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Malta, Portogallo, Romania, Slovenia e Spagna, e si è introdotta in Belgio, Cipro, Repubblica Ceca, Paesi Bassi e Slovacchia. Nel 2023 in Europa ci sono stati 713 casi e 67 morti.

Con il caldo torna il problema zanzare

La Culex pipiens, che trasmette il virus West Nile è diffuso in tutta Europa che causa una sindrome simil-influenzale, con incubazione di 2-14 giorni e caratterizzata da febbre, mal di testa, mal di gola, dolorabilità muscolare ed articolare, congiuntivite, rash cutanei solitamente sul tronco, sulle estremità e sulla testa, linfoadenopatia, anoressia, nausea, dolori addominali, diarrea e sindromi respiratorie.
Per questi motivi è importante la rimozione dell’acqua stagnante e la disinfestazione delle larve da parte delle istituzioni, coprirsi il più possibile e usare repellenti per zanzare, zanzariere e la climatizzazione delle abitazioni.