Il ventilato taglio di posti letto negli Ospedali di Villafranca e di San Bonifacio sarebbe disastroso. Questo l’allarme lanciato da Stefano Tabarelli, segretario regionale dell’Ugl Salute a fronte della possibilità che entro settembre l’Ulss 9. L’idea, dice il sindacato, pare sia quella di tagliarne 10 al Magalini di Villafranca e 20 al Fracastoro di S.Bonifacio. Con una decisione del genere, sostiene Tabarelli “si metterebbe ancor di più in crisi una sanità ormai lontana dalle esigenze dei cittadini”.

Alla base di questi tagli la carenza di operatori sanitari che scappano per le retribuzioni troppo basse e inadeguate alle responsabilità che hanno e a condizioni di lavoro estreme e carenza di sicurezza come dimostrano le continue aggressioni cui sono sottoposti medici e infermieri.
Tagli conseguenza della carenza di personale
“Proprio per questo, alcune settimane fa, – racconta Tabarelli– ho inviato al Responsabile delle Risorse Umane della Ulss 9 e al Comitato Unico di Garanzia una lettera in cui ho sottolineato il costante rischio di burnout cui gli operatori sono da tempo sottoposti tale da aver prodotto casi di licenziamento silenzioso, il così detto quiet firing, e anche di quiet quitting con il lavoratore che, per salvaguardare il proprio benessere psicofisico, svolge il minimo indispensabile delle proprie mansioni.
Non è certo riducendo i servizi – conclude Tabarelli- che si potrà venire a capo della situazione. I cittadini pretendono che venga rispettato il loro diritto alle cure, gli operatori chiedono di vedere migliorate le condizioni di lavoro. Serve un confronto ad ampio respiro per riportare la sanità locale a livelli di eccellenza”.