A due settimane dal voto delle Elezioni europee, gli Italiani iniziano a meditare sulle scelte fatte (o non fatte). Il dato – che emerge dal Radar SWG – è interessante perchè pone l’accento su alcuni trend divenuti stabili e non più episodici che coinvolgono Fratelli d’Italia e Partito Democratico in un contesto sempre più bipolare. Ma partiamo dalla soddisfazione sui risultati.

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Gli Italiani si confermano degli inguaribili fresconi: prima una su due diserta le urne, poi soltanto il 38% è contento dei risultati (il dato però è leggermente migliore rispetto alle consultazioni di 5 anni fa). Pensarci prima era evidentemente uno sforzo troppo grande per il cittadino medio di questo Paese; sono più soddisfatti gli elettori di Giorgia Meloni e Antonio Tajani mentre, incredibilmente, Elly Schlein non riesce a trascinare i suoi, nonostante un indubbio successo personale e di partito.

Elezioni 2024, 5Stelle più penalizzati dal non voto

Ma quanto avrebbe inciso l’area del non voto? avrebbe cambiato l’esito di queste elezioni? la grafica qui sotto ci dice cosa avrebbero votato coloro che due settimane fa hanno preferito Fregene e le altre spiagge italiane ai seggi: i 5Stelle si mangiano le dita (una campagna elettorale poco convincente?) ed anche FDI e la Lega hanno qualcosa da recriminare. All’appello sono mancati non pochi voti che avrebbero garantito un peso maggiore a Bruxelles.

Personalmente, stupisce l’8% di non-voto che avrebbe potuto irrobustire il risultato già rotondo di AVS, la novità politica di questa elezione che contribuirà a costruire una proposta alternativa all’attuale maggioranza tanto di contenuti che di identità. Un bene per la politica.

La grafica ci conferma che Forza Italia ha lavorato bene e ha fatto il pieno dei voti possibili ed anche certifica che il terzo polo non c’è più: chi li voleva votare è andato ai seggi, non ci sono margini per illusioni di sorta. Meglio pensare a soluzioni nuove.

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Dicevamo del bipolarismo che sta imponendosi: le scelte dei votanti indicano che sui principali temi dell’agenda pubblica nazionale PD e FDI monopolizzano i consensi. Il primo è più forte su temi quali la sanità, l’ambiente e inquinamento; il secondo è più “autorevole” nella difesa del potere d’acquisto. Gli altri partiti non riescono ad incidere autonomamente, ma solo come portatori d’acqua al leader della rispettiva coalizione.

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Elezioni 2024, gli elettori di centrodestra più fiduciosi

Un altro dato che merita attenzione: si è sempre detto che “la paura” è una delle leve della destra globale nel disegnare scenari sociali che portino poi al voto. SWG è andata a tastare la condizione “emotiva” degli elettori e qui una sorpresa c’è: sono gli elettori del centrosinistra ad aver votato animati da rabbia e paura, mentre quelli più fiduciosi si sono schierati per il centrodestra, ben il 59% un valore che va oltre ai numeri della maggioranza stessa. La narrazione politica, insomma, dovrebbe uscire dai canoni attuali e probabilmente cavalcare meno le prese di posizione emotive dei leader puntando più ad una disamina fredda della situazione e delle proposte con più fact-checking.

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