Ieri il sindaco Damiano Tommasi ha partecipato all’assemblea indetta a Quinzano da Sinistra Italiana e dalla lista civica Verona in Comune, la componente più di sinistra della maggioranza, per discutere della  questione della Marangona
Come già pubblicato da L’Adige la destinazione logistica del grande triangolo agricolo posta a sud-ovest della città ha generato molte polemiche negli ambienti della sinistra veronese. In particolare le associazioni ambientaliste criticano l’atteggiamento dell’amministrazione Tommasi determinata a portare avanti il progetto, peraltro già deciso dalle precedenti amministrazioni, per consentire l’ampliamento del Quadrante Europa. 

La destinazione logistica, affermano, è un’escamotage per consentire una futura speculazione immobiliare ai danni del verde. Questa nuova cementificazione, sostengono, è ingiustificata dal momento che nella Zai ‘storica’ esistono molte strutture industriali dismesse che potrebbero essere utilizzate.

A sostenere queste tesi, all’interno dell’amministrazione, l’assessore al Bilancio Michele Bertucco e Jessica Cugini.

tommasi

Tommasi ha difeso la scelta annunciata e non ha fatto quel passo indietro richiesto dall’ala sinistra della sua coalizione. E si è proprio richiamato al fatto che in una coalizione è normale che vi siano delle sensibilità e delle opinioni differenti, come quelle che emergono adesso. “E’ la prima curva che deve affrontare la nostra amministrazione- ha detto il sindaco con un’immagine automobilistica. E non ha intenzione minimamente di far sbandare la sua macchina che su questo problema tirerà dritto, anche perché esiste già un accordo fra Comune, Consorzio Zai e Provincia.

Tommasi è fermo sulla sua posizione

Ai presenti il sindaco ha giustificato la sua scelta anche alla luce della vocazione logistica di Verona che è destinata ad aumentare dal momento che sarà aperto il traforo del Brennero e sarà riaperto il Canale di Suez. Tommasi è stato molto disponibile ad ascoltare le contestazioni ma fermo nella sua decisione. La spaccatura nella maggioranza rimane e Bertucco quasi certamente non voterà la delibera della giunta sulla Marangona, così come non lo farà Jessica Cugini quando arriverà in consiglio. Con questo i numeri della maggioranza garantiscono che passerà comunque. Quello che non passa è il malumore che in seguito a tale posizione si è creato nell’elettorato di Tommasi.