Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, torna sul problema delle liste d’attesa dopo il decreto emanato ad hoc dal governo. Troppe prescrizioni inappropriate! Questa la denuncia il ministro. Potrebbero e dovrebbero essere evitate. Indirettamente, ma neanche tanto, punta il dito sui medici di medicina generale dato che sono loro quelli che producono il maggior numero delle richieste di esami diagnostici evitabili che vanno ad intasare le liste d’attesa. Qui c’è tutto un andazzo da cambiare, considerando anche la medicina ‘difensiva’ e l’aumentato contenzioso sugli atti medici.
Ma questo può passare solo da una riforma complessiva del sistema sanitario. Intanto però assicura che a breve il governo farà qualcosa anche sull’ “inappropriatezza prescrittiva” che il ministero calcola pesi per il 20% o anche 30% sulla lunghezza delle liste.
Sempre per Schillaci sarà molto utile in questo controllo il Cup unico regionale stabilito dal decreto dal quale si potranno dedurre le prescrizioni inappropriate e anche gestire le disdette, che oggi provocano dei buchi che invece dovrebbero essere prontamente coperti, visto che non mancano certo i pazienti in stand-by. E qui c’è anche la responsabilità degli utenti del Ssn. Alcuni hanno la brutta abitudine di prenotare la stessa visita in più strutture
Il ministro invita anche i pazienti alla correttezza
E a tale proposito, dal ministro è arrivato un richiamo alla “responsabilità dei cittadini”, quelli che “prenotano un esame e poi non si presentano ad eseguirlo”, così come “deve passare la cattiva abitudine di prenotare la stessa prestazione in più di un struttura”. Perché, ha spiegato, “le mancate disdette impattano per il 20% su totale prestazioni”.