Nessuna irregolarità rilevata nonostante le ispezioni settimanali; ordinanze del TAR basate su un “teorema accusatorio” per un procedimento nemmeno iniziato; comportamento conforme con la legge. Così Aptuit risponde alla decisione del TAR di sospendere la sperimentazione su 58 cani di razza Beagle (mentre l’ordinanza ne cita 2000) per sei mesi fino a una decisione sul merito. “Una scelta che comporta un ritardo importante nelle ricerche relative a farmaci salvavita, tra cui quelli per tumori e altre patologie invalidanti”, rileva l’azienda.
“Aptuit (Verona) Srl, società del gruppo Evotec, esprime profondo rammarico per l’ordinanza del Tribunale Amministrativo del Lazio. Nonostante le ispezioni settimanali che la società riceve da parte delle autorità competenti, dei propri clienti e delle associazioni preposte e legittimate al controllo del benessere animale, che non hanno mai rilevato irregolarità, ci troviamo di fronte a questa decisione inaspettata e sconcertante”, sottolinea la società farmaceutica in un comunicato di risposta.
Aptuit ritiene ancora indispensabile la ricerca sugli animali per molte patologie
“Le ordinanze del TAR si basano su di un teorema accusatorio presentato nel contesto di un procedimento penale la cui fase dibattimentale non è ancora nemmeno iniziata. Aptuit ha già argomentato puntualmente e pienamente confutato queste accuse, supportata da una consulenza tecnica fornita da un esperto indipendente e autorevole, che ha sottolineato la piena conformità del comportamento della società alla legge vigente”, prosegue la nota. “Pertanto Aptuit, fermamente convinta dell’assoluta correttezza del proprio operato, rimane fiduciosa del fatto che le accuse saranno giudicate infondate”.
“È fondamentale sottolineare che la sospensione delle autorizzazioni comporta un ritardo importante nelle ricerche relative a farmaci salvavita, tra cui quelli per la cura di tumori e altre patologie invalidanti. Questo”, aggiunge il comunicato, “è il risultato ultimo dell’iniziativa di LAV, che vorrebbe porre fine alla sperimentazione con utilizzo di animali, una pratica che è ancora indispensabile per lo sviluppo di farmaci per la cura di gravi malattie che affliggono gli esseri umani. Riteniamo inoltre doveroso precisare che la sospensione non riguarda 2000 cani, ma un numero molto più limitato, 58″.
“Riteniamo inoltre grave e diffamatorio il riferimento di LAV alla “vivisezione” (a questo link l’articolo pubblicato ieri dal nostro giornale con le dichiarazioni degli animalisti), pratica illecita che Aptuit non impiega assolutamente. Aptuit è sempre stata e rimane impegnata a operare nel pieno rispetto della legge e continuerà a farlo con la massima responsabilità. La nostra priorità rimane quella di garantire il benessere degli animali coinvolti nelle nostre ricerche”, conclude la nota, “nel pieno e rigoroso rispetto delle normative vigenti e secondo standard giudicati eccellenti anche dagli stessi enti preposti alle ispezioni”.