Il Covid gira ancora. Non è che perché la tendenza generale è di relegarlo fra i brutti ricordi il virus sia scomparso. Anzi, nelle ultime settimane circola di più e nonostante l’estate, c’è un lieve aumento dei casi nella variante JN.1. Si tratta di episodi febbrili, simil influenzali, generalmente leggeri, con pochissimi ricoveri.
L’Istituto Superiore di Sanità comunica che esiste un “lieve aumento dell’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione da SarsCoV2, ma si attesta sempre a livelli molto bassi e l’impatto sugli ospedali resta stabile e limitato”.
L’indice di trasmissibilità Rt è a 1,15, leggermente sopra la soglia epidemica. Nell’ultima settimana i contagi sono stati più di 2.600, con un aumento del 25%, ma non ci sono ripercussioni sui ricoveri in ospedale. Il Lazio la regione più colpita. Le preoccupazioni degli epidemiologi sono rivolte all’autunno, quando ci potrebbe essere una recrudescenza della pandemia, perché il virus è molto contagioso, è aumentata la promiscuità e sono pochi quelli che si vaccinano.
Negli Stati Uniti le autorità sanitarie raccomandano di vaccinarsi con il vaccino aggiornato di per prevenire i casi gravi.
C’è inoltre da rilevare che in Italia continuano a registrarsi molti casi di long-Covid. Persone che hanno avuto la malattia, anche in forma leggera, a distanza di qualche mese continuano ad avere disturbi, come dolori articolari, tosse e astenia.