Palazzo Barbieri ha ratificato questa sera (mercoledì 3 luglio) l’accordo di Programma tra Comune, Consorzio Zai e Provincia per lo sviluppo della Marangona, con una serie di linee guida e di indicazioni impegnative rivolte alla Giunta e alle Direzioni comunali competenti principalmente indirizzate alla redazione di un Masterplan che tenga insieme un po’ tutto: dalla logistica alla ricerca all’ambiente.
La Marangona, come noto, è una una vasta area in parte di proprietà del Consorzio Zai, un triangolo di circa 1 milione 500 metri quadrati a Sud Est del Comune e compreso tra l’autostrada Milano-Venezia (A4), la ferrovia Bologna-Verona e la ferrovia Verona-Mantova.
La proposta di deliberazione, votata dall’aula in due stralci, è stata approvata nella prima parte con 28 voti favorevoli e 1 contrario (consigliera Cugini dello stesso gruppo dell’assessore Michele Bertucco che si è opposto alla delibera) e nella seconda parte con 22 voti favorevoli.
La vicesindaca con delega alla Pianificazione Urbanistica Barbara Bissoli, ha evidenziato: «Questa Amministrazione non intende rinviare il cambiamento di Verona, con impegno, cura e responsabilità, un cambiamento che, nel caso che ci occupa, è atteso dal 2006, allorché fu approvata la Variante n. 2 al PAQE, e che oggi non si configura come un’opzione, ma come una necessità per governare uno sviluppo coerente con la transizione ecologica e con il suo ineludibile ruolo di crocevia intermodale transeuropeo, la cui completa attivazione tra il 2030 e il 2040 se non governato, potrebbe diventare un pericoloso boomerang per Verona per l’enorme pressione urbana che ciò senz’altro creerà».
La vicesindaca Bissoli ha sottolineato le ragioni per non procrastinare la ratifica dell’accordo: « La Direzione Urbanistica comunale, sulla superficie totale di circa 1.500.000 di mq ha curato la pianificazione della Città pubblica del Comparto C2 che prevede circa 200.000 mg di aree verdi, con la pista ciclabile dei Forti Azzano e Gisella, oltre a circa 250.000 mq di superficie permeabile, pari al 30% delle ST e SF degli Ambiti di Intervento Unitario; la Scheda Norma originariamente allegata all’Accordo di Programma proposto dal Consorzio ZAl e condivisa dalla Giunta di allora è stata modificata su indicazione della Direzione Urbanistica della Regione Veneto, che nella prima conferenza di servizi interistituzionale ha richiesto l’inserimento della ampia destinazione urbanistica produttiva vocata alla innovazione tecnologica e alla ricerca scientifica prevista dal PAQE, a fronte della generica».
E ancora: «Anche il testo dell’Accordo di programma è stato modificato da questa Amministrazione, d’intesa con il Consorzio ZAl e con la Provincia di Verona, con l’inserimento della clausola 2, punto 24; la previsione del Masterplan condiviso, condizionante l’ulteriore pianificazione attuativa del Comparto C2, rappresenta il viatico per un miglioramento delle performance ecosistemiche degli insediamenti da pianificare negli Ambiti 2, 3, 4 e 5; Il procedimento di approvazione dell’Accordo di programma ha assicurato la partecipazione con la presentazione di osservazioni di chiunque ne avesse interesse, previa pubblicazione nel sito del Comune di Verona dell’Accordo di Programma e degli elaborati in due occasioni – ad ottobre del 2020 e a novembre 2021».