Approvato in via definitiva il disegno di legge Nordio. La Camera lo ha fatto diventare legge dello Stato con 199 voti a favore, 102 contrari e nessun astenuto. Con la maggioranza di centrodestra hanno votato a favore anche i deputati di Renzi e Calenda.

Nordio mette un limite alle intercettazioni

Il provvedimento, che era già passato al Senato in febbraio, modifica varie norme, tra le quali anche il reato di abuso d’ufficio, che è stato abrogato in quanto costituiva un freno alle decisioni delle amministrazioni locali. Quella che sarà d’ora in poi chiamata ‘legge Nordio’ modifica anche il sistema delle interecettazioni: l’Italia è uno dei paesi dove se ne fanno di più, alla faccia della tanto sbandierata privacy. A questo proposito Nordio ha dichiarato: “Stiamo lavorando da tempo ad una riforma organica delle intercettazioni per dare un’attuazione radicale all’articolo 15 della Costituzione che indica nella segretezza delle conversazioni l’altra faccia della libertà”.

Approvato dalla Camera il decreto Nordio. E’ legge

“Le conversazioni – hja aggiunto il ministro, che è un ex magistrato- sono libere intanto che sono segrete, come il voto. Sono state fatte delle ironie sul fatto che io abbia detto che più o meno siamo tutti intercettati. Vorrei ricordare che in questo paese sono stati intercettati”.

Parlando poi del  delicatissimo problema delle madri in carcere il ministro Nordio ha detto che “va coniugato il problema della detenzione di una donna con bambino con quello, altrettanto grave, dell’allarme sociale creato da persone che sfruttano la propria maternità per restare impunite”. “Sono cose di una delicatezza estrema che vanno conciliate” senza “dare segni di debolezza da parte dello Stato”. “Ci rifletteremo, ‘frigido pacatoque animo‘, e cercheremo di trovare una soluzione”.

Un importante contributo all’approvazione della legge lo ha dato il presidente della Commissione Giustizia della Camera, il veronese Ciro Maschio, che commenta così quella che è una delle più significative realizzazioni del governo Meloni.
«Un primo passo importante delle riforme del Governo Meloni per una Giustizia più Giusta. Abrogato l’abuso d’ufficio per liberare gli amministratori dalla paura della firma, modificata la disciplina delle intercettazioni e dell’avviso di garanzia per una maggiore tutela dei cittadini che hanno diritto ad un giusto processo senza la gogna mediatica».