Radici di epoca romana comuni, scopo comune: l’intrattenimento. Uno della mente, l’altro del corpo. Entrambi hanno una storia millenaria. L’Arena di Verona e il Wellness si ritrovano attraverso due istituzioni del territorio veronese per dare vita ad un unicum. Una prima mondiale, che vedrà la messa in scena di un’opera in pillole (la “Carmen”) in una sauna. Non una qualsiasi ma quella in cantiere ad Aquardens, il parco termale più grande d’Italia. Una sauna-teatro che sarà in grado di ospitare fino a 300 persone.
I maestri aufguss interpreti della Carmen in sauna. Al centro Flavio Zuliani, AD Aquardens e Stefano Trespidi, vicedirettore artistico Arena di Verona
Nel nuovo teatro sauna di Aquardens una performance artistica richiamerà quindi la storia di Carmen, ricreandone il mondo spagnoleggiante, esattamente 150 anni dopo la prima rappresentazione. L’opera che ora è un classico del repertorio operistico allora fu un vero e proprio lavoro innovativo. Ieri come oggi, scelta per dar vita ad una prima assoluta e a una suggestione unica nel suo genere. A presentare l’anteprima del progetto (in previsione primo trimestre 2025): Flavio Zuliani e Federica Reani, rispettivamente AD e General Manger Aquardens; Stefano Trespidi e Yamala Das Irmici, vicedirettore artistico e capo-ufficio regia Arena di Verona. Ha condotto la conferenza stampa la direttrice di The River News, Elisabetta Gallina (QUI articolo in inglese).
Come sarà rappresentata l’opera in sauna? Con ventagli colorati di grandi dimensioni a sostituire i tessuti e gli asciugamani utilizzati dai maestri di Aufguss per coinvolgere al massimo il pubblico e condurlo in un’altra epoca. Suggestioni per accendere la curiosità dei partecipanti, che potranno poi scoprire l’Opera in Arena. Carmen, che è in programma in questi mesi, sarà protagonista anche per l’estate 2025. 12 minuti di grande intensità attraverso una rivisitazione che consentirà di stregare lo spettatore rispettando i tempi di sicurezza e benessere della sauna. Carmen, Frasquita, Mercedes, Escamillo, Don Josè saranno solo alcuni dei personaggi che rivivranno in questa messa in scena che sarà un mix tra arte e rituale. A firmarne la regia e a supportare i maestri di aufguss, il capo ufficio regia di Fondazione Arena, Yamala-Das Irmici.