In nome del papa re: gli Italiani, sotto sotto, restano degli inguaribili papisti. Tanto da foraggiare più il Vaticano che la Repubblica nella scelta dell’8 per mille. Oddio, in verità a due terzi dei contribuenti a chi versare questa quota della nostra Irpef frega meno di zero non sapendo però che la propria quota viene comunque assegnata pro-quota un po’ a tutte le confessioni riconosciute.
Orbene, dei 41 milioni di denunce dei redditi consegnate nel 2023 appena 16,7 milioni vengono regolarmente compilate nel quadro riservato all’8xmille. Dei 16,7 milioni, 4 contengono l’adesione ai programmi che lo Stato fissa e ben 11,8 milioni vedono la scelta della Chiesa cattolica, attraverso la CEI, la conferenza episcopale italiana. Dietro il Vaticano c’è il vuoto: la Chiesa Valdese viene scelta da poco messo di mezzo milione di contribuenti e la terza fede, quella buddista, porta a casa l’adesione di 166mila contribuenti. Poi, tutte le altre con aliquote davvero minimali.
Il Veneto, Vandea d’Italia, consolida questo trend: 1,1 milioni di adesioni per la Chiesa, appena 392mila per la Repubblica.
Direte, l’8xmille, chissà che fregnacce. Insomma, mica tante. L’8xmille vale 1,3 miliardi di euro e di questi ben 990 milioni sono assegnati alla Chiesa cattolica che può contare su 409 milioni direttamente assegnati dai contribuenti e su 581 milioni che vengono “girati” ripartendo le non scelte della maggioranza dei contribuenti, quelli – appunto – che non hanno sottoscritto il quadro apposito. Lo stesso vale per le altre confessioni religiose: del miliardo e 300 milioni che incassano i religiosi ben 826 non sono stati attribuiti dai contribuenti che pure vedono le proprie tasse andarsene per scelte fatte da altri. E’ vero che le nostre tasse non sappiamo comunque dove vanno direttamente a finire, ma chiedere se uno vuole girare l’8xmille della propria Irpef e poi usare quei soldi anche se non assegnati suona come una beffa.
Un po’ di più: è come rubare in Chiesa.
Ma che siamo papisti nel profondo dell’anima lo dice anche un altro dato: soltanto un milione e 700mila contribuenti hanno deciso di sostenere col proprio 2xmille la politica, non tutta, soltanto il proprio partito. 1,7 milioni contro gli 11,8 che s’affidano al Vaticano evidentemente anche per il disbrigo degli affari correnti e non soltanto per l’anima. Nel Veneto, appena 174mila su 3,6 milioni di contribuenti (44mila per il PD, 37mila per FDI, 33mila per Lega Nord più Salvini premier, 10mila x i 5Stelle, meno di 3mila per Forza Italia).
Fossi un politico inoltrerei le domande di assunzione alle Poste, di rifacimento dei marciapiedi, di concessione di un’invalidità e di una prenotazione sanitaria direttamente ai parroci. E’ la loro gente, se la sbrighino loro…