Degrado e abbandono al ‘Geriatrico’, il complesso che fa parte dell’ospedale di Borgo Trento assieme al Polo Confortini, all’ospedale dellaDonna e del Bambin ed ai vecchi padiglioni che congiungono il palazzo della direzione. Lo denuncia Stefano Gottardi, Segretario Generale Uil-Fpl. Situazione che mette in difficoltà il personale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona a causa di persone che vivono all’interno e che manifestano atteggiamenti talvolta ostili nei confronti del personale.
Abbandono al Geriatrico
Come ribadisce Zeno Zacchi, Segretario Aziendale Uil-Fpl, le segnalazioni sono giornaliere, ma ieri abbiamo ricevuto una segnalazione riguardante un episodio di aggressività da parte di una persona senza fissa dimora nei pressi del timbratore al piano -1 del Geriatrico.
L’individuo ha lanciato oggetti contundenti e manifestato un comportamento violento verso il personale infermieristico e medico, costringendoli a fuggire dall’edificio impauriti e a chiamare la sorveglianza.
Questo è solo l’ultimo di una serie di episodi che hanno coinvolto i lavoratori di questa struttura, ormai abbandonato al degrado.
In precedenza, si sono verificati minacce violente, sputi e urinate sulle porte degli ambulatori sanitari, nei corridoi e nei vani scale.
Matteo Bragantini, componente della segreteria aziendale Uil-Fpl e RLS, rappresentante per i Lavoratori per la Sicurezza, dichiara che gli spazi dell’ospedale sono occupati giorno e notte da esteranei, che vi trovano riparo e usufruiscono della mensa dei dipendenti.
È diventata una prassi quotidiana per il personale del servizio di emodialisi di Borgo Trento farsi scortare dalla vigilanza armata durante il turno di pronta disponibilità notturna, a causa della presenza di persone senza fissa dimora che rimangono sulle sedie davanti alla porta d’ingresso del reparto e che spesso si mostrano ostili.
Questa situazione coinvolge principalmente personale femminile, che si trova a lavorare di notte senza altri reparti di degenza attivi nell’ospedale.
Durante i giorni festivi, i Rangers, il personale dell’agenzia di sicurezza privata ingaggiata dall’Azienda, non coprono il servizio diurno e la chiamata ai carabinieri o alle forze di polizia è diventata una consuetudine.
La situazione è stata segnalata alla Direzione Medica da diversi mesi, così come al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e ai Responsabili di Dipartimento.
«In trattativa sindacale – spiega il segretario Uil -Fpl – abbiamo avvisato della situazione. Abbiamo chiesto la chiusura delle porte di accesso alla struttura geriatrica con badge, l’implementazione di videocamere di sorveglianza ad ogni accesso, che attualmente sono solo due in tutto l’edificio, ma non sono ancora pervenute risposte e nessun correttivo applicato, nonostante l’urgenza della questione sia stata più volte segnalata e sollecitata».
«Ci sono ulteriori proposte che ci giungono dal personale – conclude Stefano Gottardi- , come l’utilizzo delle Bodycam per il personale reperibile; la presenza fissa di personale di sicurezza Ranger h24; lo spostamento degli ultimi servizi rimasti in altri edifici. Infatti, oggi rimangono l’emodialisi, la dialisi peritoneale, ambulatori vari, alcune segreterie e soprattutto lo spogliatoio del personale al 6° piano, che è esausto e minaccia di rivoltarsi contro questa situazione limite. Non è escluso che possano denunciare alle autorità competenti la mancata sicurezza sul lavoro».