I casi di Covid in Italia sono aumentati del 66% solo nell’ultima settimana e si stima che ci siano stati quasi 9 mila contagi. Ma potrebbero essere molti di più anche fino a 10 volte rispetto a quello rilevato. E’ esperienza diretta di ciascuno come episodi febbrili, se non delle vere e proprie polmoniti, siano riscontrabili facilmente fra le nostre conoscenze. Questo in una stagione in cui solitamente ciò non avviene. Sono aumentati anche i ricoveri, passati in area medica dall’1,6 al 1,9% con 1.183 ricoverati. Questa tendenza è presente da alcune settimane.
Stabile invece il numero dei ricoverati nelle terapie intensive che sono 43 in tutt’Italia.
Arrivano in ospedale soprattutto gli ultra ottantenni, con una blanda sintomatologia respiratoria e solo successivamente, con il tampone, si riscontra il contagio da Covid.
I dati diffusi dall’Istituto superiore di sanità e dal Ministero della Salute sono quasi tutti in aumento. L‘indice di trasmissibilità passa da 1 a 1,20 e l’incidenza è di 15 casi per 100 mila persone.
“Osserviamo un ulteriore lieve aumento dei casi di Covid ed anche delle ospedalizzazioni. Tuttavia restano sostanzialmente sotto controllo: l’importante è oggi come ieri proteggere i più fragili, a partire dai grandi anziani, dagli oncologici, dagli immunodepressi”, afferma Francesco Vaia, direttore della prevenzione del ministero della Salute.
L’aumento dei casi di Covid è legato all’arrivo della variante KP.3 che a giugno, è stata responsabile del 40,5% dei contagi, insieme al calo dell’immunità della popolazione.
Le precauzioni calano e il Covid aumenta
Ma una causa è anche l’abbassamento della guardia, la completa perdita di precauzioni associata alla promiscuità legata al periodo delle vacanze. Treni, stazioni, aeroporti e aerei pieni con impianti di condizionamento che inevitabilmente diventano complici del virus.