Riemergere dal buio per tornare in Top 100. È l’imperativo del 31enne georgiano Nikoloz Basilashvili, protagonista della prima giornata di qualificazioni degli Internazionali di Tennis Verona 2024. E il percorso dell’ex numero 16 del mondo in terra scaligera non poteva che iniziare in modo migliore.
Nel primo match sul centrale dello Sports Center Verona, a Basilashvili sono bastati 64 minuti per superare la resistenza della wild card Matteo Sciahbasi, 17enne promessa del tennis italiano e finalista alle Junior Davis Cup Finals 2023. Un match senza storia, in cui il georgiano ha fatto valere i 15 anni di differenza per imporre il proprio ritmo nello scambio, inducendo spesso l’avversario all’errore grazie alla potenza dei propri colpi. L’azzurro parte meglio, strappando la battuta nel game di apertura. Soltanto un’illusione, perché il mega parziale di 12 giochi a 1 a favore dell’ex numero 16 vale il 6-2 6-0 finale.
“Sono contento di come sia andata la partita. Lui è molto giovane e gioca un buon tennis. Ovviamente ha bisogno di giocare più partite ad alto livello per competere ai ritmi dei più forti” ha spiegato il georgiano. Un’iniezione di fiducia per Nikoloz, determinato a ripartire dopo 3 anni più che complicati. I momenti difficili, le vicende extracampo e gli infortuni hanno totalmente segnato la crescita di un ragazzo capace, nella propria carriera, di battere Roger Federer. “Oggi mi sento bene. Ho subito quattro operazioni al gomito destro, che mi ha limitato tantissimo negli ultimi anni. Non riuscivo a servire come avrei voluto, sentivo troppo dolore. Adesso però ho recuperato, non ho più problemi e la mia condizione migliora di settimana in settimana”.
La terra rossa è fedele amica del tennista di Tiblisi, che vanta un palmares arricchito di 5 titoli Atp, tre dei quali sul rosso. La finale al Master 1000 di Indian Wells, persa in tre set contro Cameron Norrie, resta il risultato migliore. Quel dolore al gomito però, che come lui stesso ha dichiarato lo tormenta dal 2020, è un limite troppo grande. I risultati non arrivano più, le sconfitte diventano una costante e il georgiano precipita nel ranking, uscendo addirittura dai primi 1000.
Arrivato a Verona da 440 del mondo, Nikoloz non vuole porsi aspettative, ma con un obiettivo dichiarato per il prosieguo della stagione. “Sono arrivato qui senza grosse aspettative. Voglio giocare più match possibili e ritrovare fiducia. Sono convinto che riuscendo ad esprimere il mio gioco possa tornare in Top 100”.
Internazionali: quattro italiani ancora in corsa per un posto in tabellone
Giornata dolce amara per i colori azzurri. Dei dieci tennisti italiani scesi in campo, soltanto quattro hanno staccato il pass per il turno finale di qualificazione. Vince e convince Federico Arnaboldi, nella foto qui sopra, che si impone 6-3 6-4 su Kirill Kivattsev. Andrea Picchione fa suo il derby con Mariano Tammaro. Successi anche per Filippo Romano e Luca Giacomini.
Lunedì si entra nel vivo, con i primi tre match di tabellone principale in programma sulla terra della Volvo Arena non prima delle 16, che seguiranno le sei sfide di qualificazioni. Derby da non perdere tra Marco Cecchinato, entrato in main draw grazie ad una wild card, e Andrea Pellegrino. Alle 21 occhi puntati sul campione francese Richard Gasquet, che affronterà, per la terza volta in pochi mesi, il 22enne bergamasco Samuel Vincent Ruggeri. Prima del match, un momento di grande spettacolo per il pubblico presente. Il tenore Pierre Todorovitch intonerà l’inno di Mameli e il “Nessun dorma” di Giacomo Puccini, in occasione del centenario della morte del compositore italiano.
(foto Nikolos Basilashvili: credit Luca Sguazzardo)