La Polizia di Stato di Verona ha eseguito un’ampia operazione che ha portato all’emissione di 26 custodie cautelari in carcere e 7 divieti di soggiorno nella provincia di Verona. Gli indagati, tutti di origine marocchina, con precedenti penali, senza fissa dimora e irregolari sul territorio nazionale, sono accusati di far parte di una rete criminale consolidata e specializzata nella commissione seriale di vari reati, soprattutto contro il patrimonio, spesso accompagnati dall’uso della violenza.

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L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona e avviata dalla sezione di polizia giudiziaria del Compartimento Polizia Ferroviaria per Verona ed il Trentino Alto Adige insieme alla squadra mobile scaligera, ha seguito un modello di investigazione innovativo. L’obiettivo era garantire la sostenibilità processuale, attribuendo fatti gravi e reiterati a ciascun indagato.

L’indagine ha coperto un periodo di dieci mesi, da agosto 2023 a maggio 2024, durante il quale gli indagati hanno commesso scippi, rapine, accoltellamenti, minacce e violenze, operando principalmente nella zona della stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova e di Piazzale XXV Aprile. Queste aree sono state il centro operativo e di ritrovo della rete criminale.

La rete criminale agiva con un modus operandi consolidato e ripetuto, approfittando del continuo via vai di persone nella zona. Gli indagati collaboravano strettamente tra loro, sostenendosi a vicenda nella commissione dei delitti. Le vittime, spesso avvicinate con una scusa, venivano aggredite di spalle da un complice o, nei casi più gravi, allontanate con la forza, minacciate, aggredite e infine rapinate.

Tra gli indagati figurano anche due giovani marocchini di 23 e 24 anni, già arrestati il 5 giugno scorso per aver partecipato a una spedizione punitiva contro un connazionale che aveva tentato di salvare un ragazzo somalo caduto nel canale Camuzzoni. La vittima, accusata di aver collaborato con la Polizia, era stata sorpresa nel sonno, legata, torturata e rapinata, in un pestaggio che dimostra la spregiudicatezza degli indagati anche nei confronti delle forze di polizia.

Molti degli arrestati erano già destinatari di provvedimenti del Questore, come il DASPO Willy, che avevano violato continuando nella loro condotta illecita. Questo atteggiamento di sfida verso le autorità di pubblica sicurezza è emerso chiaramente da diversi episodi raccolti dagli investigatori

Parallelamente all’operazione di polizia giudiziaria, è stata condotta un’operazione di polizia ad alto impatto finalizzata al rintraccio di stranieri irregolari per assicurarne l’espulsione dal territorio nazionale. Entrambe le fasi hanno coinvolto 140 unità della Polizia di Stato, della polizia ferroviaria, della squadra mobile scaligera, e altre forze provenienti dal Servizio Centrale Operativo e dal Servizio Immigrazione.

Nei confronti degli indagati sono state emesse 44 misure di prevenzione, tra avvisi orali e Daspo Willy applicati dal Questore della Provincia di Verona. Attualmente, 17 indagati sono ancora ricercati e il loro arresto è previsto nelle prossime ore.