Il primo a denunciare lo snaturamento del Central Park di Verona è stato Giorgio Massignan, architetto, già assessore all’urbanistica e animatore di Verona Polis, osservatorio territoriale che tiene monitorate le scelte dell’amministrazione comunale. Pur essendo stato elettore di Tommasi alle elezioni di 2 anni fa, Massignan non ha nascosto la propria delusione per il fatto che l’attuale amministrazione di sinistra ha disatteso gli impegni elettorali per quel che riguarda l’ambiente.

Il caso Marangona è stato il giro di boa della giunta Tommasi, che ha sì portato a casa il risultato di far approvare la propria delibera, ma ha anche fatto esplodere le contraddizioni all’interno della sinistra veronese. La posizione di Michele Bertucco e Jessica Cugini non sono che la punta d’un iceberg di delusione per il comportamento di Tommasi&compagni, che a parole dicono di voler salvaguardare l’ambiente e il verde e poi accettano di cementificare la città.

Come per il Central Park. E non c’è più solo l’ala ambientalista della sinistra a protestare, ma anche la destra.

Adesso infatti è il neo-deputato europeo Daniele Polato, già assessore della giunta Sboarina a denunciare l’ultima cementificazione.

«L’amministrazione Tommasi – afferma Polato -, con Bissoli, vuole cambiare il futuro del Central Park di Verona. La precedente amministrazione Sboarina aveva destinato l’86% del parco a verde pubblico e solo il 14% ad aree coperte. Ora, Bissoli propone di ridurre il verde al 50% per aumentare le superfici edificabili al 50%.

Mi chiedo come reagirà l’Assessore Bertucco, che si è sempre battuto per un Central Park totalmente verde. Andranno avanti con questo piano di cementificazione o si opporrà? E se decideranno di proseguire, si dimetterà? L’ipocrisia di questa maggioranza non conosce vergogna!»

Central Park

Tommasi si trova quindi al centro di un fuoco incrociato. La difesa dell’ambiente doveva essere un punto qualificante dell’amministrazione. E invece sta diventando un boomerang che ricade sulla testa di coloro che non mantengono quello che avevano promesso.

E come rilevato da Polato, in quanto a verde, sono superati dall’amministrazione Sboarina che tanto avevano criticato proprio sulle tematiche ambientali.