I topi che dai cassonetti salivano lungo il muro decrepito di un antico palazzo fatiscente che a pochi passi da piazza Duomo, fra Stradone Arcidiacono Pacifico e via Salici, si erge come monumento al degrado, li avevamo documentati con tanto di video in un articolo di qualche settimana fa: https://www.giornaleadige.it/verona-laltra-faccia/.

Sarà un caso, o forse perché qualcuno ha letto la nostra denuncia, ma qualcuno dell’amministrazione comunale di cui l’Amia è emanazione , ha prontamente preso provvedimenti: ha fatto spostare quei cassonetti da via Salici a lungadige Riva Battello. Come se il problema fossero i cassonetti, e non che in una delle zone più belle della città ci sia da decenni un palazzo cadente, deteriorato e disabitato.
Oddio, disabitato si fa per dire perché è popolato da topi di varie taglie che vanno dentro e fuori a loro piacimento. Ed a riprova che  l’edificio sia decrepito basata vedere le impalcature di legno apposte attorno alla facciata per evitare che qualche passante venga colpito da qualche pietra. Anche quelle cadono in pezzi.

Residence per topi a 2 passi dal Duomo

La vicenda del palazzo in zona Duomo

Il palazzo, era di proprietà dell’ing. Giuseppe Balconi, dove abitava. Nel 1859 suo zio Federico, patriota, per sfuggire ai gendarmi austriaci che erano andati per arrestarlo, si buttò giù dalla finestra del primo piano e morì dopo alcune settimane per le fratture riportate. “A lui non dolse morire – recita la lapide che si può vedere ancora sulla facciata della casa – ma il non morir combattendo per la libertà d’Italia”. 

La sorella di Giuseppe, Pia, morta negli anni ’50, fece un cospicuo lascito all’Ospedale di Verona, tanto che ancora oggi in Borgo Treno il reparto di radiologia è intitolato a ‘Pia Balconi’.
Giuseppe, morto verso la fine degli anni ’60, nel testamento lasciò il palazzo alla Chiesa, che ereditò l’immobile, ma che in seguito lo alienò, in quanto ora l’edificio risulta di proprietà di una certa “Immobiliare S. Giuliano s.r.l”.

Degrado a parte, il palazzo è un pericolo anche dal punto di vista igienico-sanitario. Ma a fronte di tutto ciò che cosa fa l’amministrazione comunale? Sposta i cassonetti! E porta quelli che erano sotto la casa fatiscente, lato via Salici, in lungadige Riva Battello, dove si fermano i turisti ad ammirare l’ansa dell’Adige, le Torricelle e la splendida Chiesa di San Giorgio. Ma, si chiedono molto contrariati gli abitanti del pittoresco lungadige, che senso ha?

 

Residence per topi a 2 passi dal Duomo

Invece di affrontare il problema del palazzo che va in pezzi ed è diventato un residence per topi, e di imporre alla proprietà, per superiori esigenze di sicurezza e igiene pubblica, di intervenire sull’edificio, spostano i cassonetti. Perché? Dicono che temono pericoli per chi va a depositarvi i rifiuti. Sai, con una casa ridotta così non si sa mai…Ma allora se il pericolo c’è bisogna fare ben altro. Però questo non è più un problema dell’Amia. E’ un problema del sindaco. E, gira gira, il discorso si arriva sempre lì.