L’incidenza, ma anche la mortalità, di 17 tipi di tumore è maggiore per la Generazione X, cioè di coloro che sono nati tra il 1965 e il 1980, e Millennial, nati tra la metà degli anni ’80 e primi anni del 2000. Il confronto è stato fatto con le generazioni precedenti, in particolare quella dei Boomer, nati fra il 1946 e il 1964.

Lo studio è dell’American Cancer Society, in particolare per 17 tipi di cancro, inclusi i tumori al seno, al pancreas e gastrici, è stata pubblicata sulla rivista scientificaThe Lancet Public Health.

Si tratta di una ricerca molto ampia, condotta su ben 23.654.000 pazienti con 34 tipi di cancro. Sono anche stati studiati i dati su 7.348.137 decessi per 25 tipi di cancro per individui di età compresa tra 25 e 84 anni, tutti abitanti negli Stati Uniti.

Ne risulta che l’incidenza è in costante aumento a partire dai nati nel 1920 per 8 dei 34 tipi di cancro. E’ doppia o tripla nei nati ne 1990 rispetto a quelli nati nel 1955 per i tumori del pancreas, del rene e dell’intestino tenue.

Un altro studio pubblicato sulla rivista Jama Network Open conferma questo trend fra la Generazione X e i Boomers, in particolare per 9 tumori, tra cui il cancro al seno, il cancro dell’utero, il cancro del colon-retto, il cancro gastrico.

Il cancro dell’ovaio tra i nati nel 1990 è salita del 12%; quello dell’utero del 169%.

In sistema esiste un aumento generalizzato del rischio tumori nelle generazioni nate dopo il 1965.

Massimo Di Maio, presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica, sottolinea come gli stili di vita “sono cruciali per spiegare l’aumento registrato nei gruppi di età più giovane; molti esperti concordano nell’ipotizzare che l’aumento sia dovuto ad una diversa esposizione a fattori di rischio ambientali e comportamentali. Su tale aumento non sono ancora disponibili in Italia dei dati definitivi pubblicati, ma è un fronte sul quale stiamo lavorando insieme ai Registri Tumori. Possiamo però dire – conclude- che nella pratica clinica molti oncologi stanno registrando casi di tumore tra i più giovani abbastanza frequentemente ed anche per neoplasie finora caratterizzate da una insorgenza in età più tarda”.