In Italia ogni 100 litri di acqua immessa nella rete per usi civili ne arrivano all’utente poco meno di 58. Gli altri 42 (3,4 miliardi di metri cubi) si perdono lungo la rete idrica che in molte parti del Paese è datata e in cattivo stato.
Le differenze territoriali sono evidentissime. A Potenza non arriva nei rubinetti il 71%; a Chieti il 70,4 %, a L’Aquila il 68,9%, a Latina il 67,7%, a Cosenza il 66,5%. A Milano le perdite idriche sono del 13,4%, a Pordenone del 12,1%, a Monza dell’11%, a Pavia del 9,4%, a Como, la migliore d’Italia, del 9,2%.
La situazione acqua a Verona e nel Veneto
E Verona? Sta nel mezzo. E’ la 55^ su 109 città. con una dispersione idrica del 34,9%, con una media nazionale del 35,2%. Acque Veronesi, l’azienda pubblica che ne gestisce l’erogazione , sta operando per una progressiva sistemazione della rete con ingenti risorse, ma è un’opera che richiede tempi lunghi.
In Veneto dei 647,9 milioni di metri cubi di acqua potabile erogati ne arrivano nei rubinetti solo 374,7 milioni, con una perdita nelle reti idriche dei comuni pari a 42,2 milioni di metri cubi. Dati Istat del 2022.
In testa all’acqua effettivamente giunta ai rubinetti c’è Venezia con 301 milioni di metri cubi pro capite, seguita da Verona, Belluno, Padova, Treviso e Rovigo. Ultima in classifica è Vicenza.
E’ un vero delitto che un elemento così prezioso sia sprecato in queste proporzioni. In Veneto, a differenza del Sud, per la posizione geografica e le condizioni climatiche, di ‘oro blu’ ce n’è sempre stato abbondanza e il tema degli sprechi è sempre stato sottovalutato. Ma la crisi idrica del 2022 ha messo in evidenza anche da noi quanto sia importante ottimizzarne la distribuzione e organizzare dei bacini dove metterla ‘in banca’.
Gli sprechi sono attribuibili a a più fattori: alle rotture nelle condotte, a impianti vecchi, a errori di misurazione dei contatori e agli allacciamenti abusivi. Ma ad aumentare la quantità di ‘oro blu’ che no arriva nelle case c’è quella delle fontane o delle fonti rurali che riguardano non l’acqua persa ma l’acqua “non contabilizzata”.,
L’Italia consuma 40 miliardi di metri cubi d’acqua all’anno. Il 41% per l’agricoltura (16,4 miliardi di metri cubi), il 24% per usi civili (9,6 miliardi di metri cubi), il 20% per l’industria (8 miliardi di metri cubi) e il 15 % per produrre l’energia elettrica (6 miliardi di metri cubi). Siamo il Paese più “idroesigente” d’Europa; seguono a distanza la Spagna (poco più di 30 miliardi di metri cubi) e la Francia (quasi 27 miliardi di metri cubi).