Gli sbarchi di immigrati irregolari sulle coste italiane sono stati 37.031 al 12 agosto, crollati del 64% nei primi 7 mesi del 2024. Nel 2023 erano stati 98.535 alla stessa data.

I dati sono stati forniti da Frontex, l’agenzia europea di controllo delle frontiere che comunica: “il calo può essere attribuito principalmente alle misure preventive delle autorità di Tunisia e Libia per interrompere le attività dei trafficanti” che sono costretti a virare su Spagna e Grecia dove gli sbarchi sono aumentati rispettivamente del 155% e del 222%.

Gli immigrati irregolari arrivati in tutta l’Unione Europea nei primi 7 mesi di quest’anno sono stati 113.400 (-36%).

Sbarchi. Crollati del 64%. Una vittoria del governo Meloni


La rotta attraverso la quale giungono in Europa più irregolari  rimane quella del Mediterraneo centrale, cioè quella che porta in Italia. C’è poi quella del Mediterraneo orientale dove invece c’è un aumento degli arrivi del 57%, a quasi 29.700.
Diminuiscono del 75% anche gli arrivi attraverso la rotta dei Balcani: 12.400.

Gli sbarchi aumentano sulle altre rotte


Al contrario aumentano gli sbarchi sulla rotta dell’Africa occidentale: alle Canarie, che sono territorio spagnolo, nei primi 7 mesi dell’anno ce ne sono stati 21.600 (+154%). In aumento anche quelli sulla rotta della Manica, che non portano immigrati in Ue, ma nel Regno Unito, che comunque sempre Europa è, dove sono stati 33.183 (+22%).
Nel contempo sono aumentati i rimpatri forzati di coloro che si trovano illegittimamente sul territorio italiano verso la Libia e la Tunisia. Sono stati complessivamente 9.000 in 6 mesi. Su questo fronte va aumentata la pressione del governo sulle rappresentanze diplomatiche dei paesi del Nord Africa, che spesso non riconoscono come loro cittadini gli irregolari sul territorio nazionale individuati dalle autorità italiane. 

Sbarchi. Crollati del 64%. Una vittoria del governo Meloni

Queste cifre confermano che la strategia degli accordi e della collaborazione con i governi dei Paesi di partenza adottata da Giorgia Meloni nell’ambito del Piano Mattei e dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sta funzionando.
E questo, lo devono riconoscere anche gli avversari politici, è un successo della politica del governo, che subito pareva non essere in grado di fermare l’ondata immigratoria, ma che nel giro di nemmeno 2 anni è riuscito a mantenere una delle promesse elettorali più importanti.