L’impresa veronese Sanitaria Lartotecnica, con sede a San Martino Buon Albergo, ha recentemente compiuto un significativo gesto di
solidarietà per la comunità ucraina con l’aiuto di Sol.Id Onlus (European Volunteers), donando in beneficenza ausili sanitari
all’ospedale City Medical di Kyiv, città al centro del conflitto russo-ucraino.

Tra gli aiuti inviati da Lartotecnica, figurano un letto ortopedico, due carrozzine, vari deambulatori per la riabilitazione sia interna che
esterna e delle stampelle.

Matteo De Fusto, amministratore delegato di Lartotecnica, spiega che “sono stato contattato da un mio ex dipendente che fa volontariato con un’associazione e abbiamo deciso attivamente di partecipare come azienda all’invio di ausili medici. Per noi, un’impresa non deve limitarsi a sfruttare le risorse del territorio in cui opera, ma ha anche il dovere di restituire valore alla comunità. Abbiamo sempre creduto
nell’importanza di dare un contributo positivo, e continueremo a farlo, perché per noi il vero successo si misura non solo in profitti, ma
anche nell’impatto che riusciamo a generare per chi ha più bisogno. Siamo impegnati a sostenere e migliorare la vita delle persone che ci
circondano, facendo la nostra parte per il benessere collettivo.”

Sol.Id Onlus nasce dall’iniziativa di un gruppo di giovani volontari europei, impegnati da anni nel campo della cooperazione internazionale,
e opera per l’assistenza ed il sostegno dei popoli in lotta per la sopravvivenza, la salvaguardia della propria cultura e la difesa della loro identità.

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Lartotecnica, De Fusto: “ripensare gli spazi pubblici e privati per renderli più accessibili e sicuri.”

Con sede a San Martino Buon Albergo, in provincia di Verona, l’azienda protagonista dell’atto di beneficenza, conta attualmente 55 dipendenti, sei sedi e ha registrato un fatturato di 4,2 milioni di euro nel 2023, con una previsione di 5 milioni per il 2024, in occasione
del quindicesimo anno di attività.

Oltre alle donazioni – che negli hanno portato Lartotecnica a supportare il Cerris di Verona, la Onlus Rete Guinea Bissau e la motorizzazione di una carrozzina high-tech per Francesco, un ragazzo affetto da tetraparesi spastica – l’obiettivo continua ad essere la sensibilizzazione della popolazione sulle difficoltà di movimento per i disabili.

L’AD De Fusto spiega che “in linea con il nostro continuo impegno nel campo della beneficenza, desidero proporre la creazione di una nuova
associazione che si concentri specificamente sulla questione delle barriere architettoniche. Si tratta di una tematica estremamente
rilevante per le persone che ne sono direttamente coinvolte e che, purtroppo, non riceve l’attenzione che merita.

Questa associazione avrà il compito di aumentare la consapevolezza collettiva riguardo alle difficoltà quotidiane che le persone con
disabilità devono affrontare, cercando allo stesso tempo di instaurare un dialogo costruttivo con le istituzioni locali. L’intento è quello di
stimolare l’adozione di strategie e soluzioni pratiche attraverso campagne informative, seminari, e collaborazioni con esperti del settore, al fine di ripensare gli spazi pubblici e privati per renderli più accessibili e sicuri.

Il nostro scopo principale sarà dunque quello di eliminare le barriere architettoniche, non solo sul piano fisico ma anche su quello culturale,
promuovendo una società più inclusiva, giusta e rispettosa delle esigenze di ogni singolo individuo”.

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