Taiani è andato a dirlo al Meeting di Rimini, il consueto incontro estivo di Comunione e Liberazione.
“Essere italiano, essere europeo, ed essere patriota – ha detto- non è legato a sette generazioni, ma a quello che sei tu”.
“Io insisto sulla formazione, sull’identità, sulla cultura- ha tenuto a precisare-, perché se tu accetti di essere europeo nella sostanza, sei italiano ed europeo non perché hai la pelle bianca, gialla, rossa o verde, ma perché dentro di te hai quelle convinzioni, perché vivi quei valori”.
L’uscita di Taiani serve a sostenere la proposta di legge di Forza Italia che verrà presentata alla riapertura dei lavori parlamentari per concedere la cittadinanza ai minori stranieri che hanno completato un percorso di studi. Vale a dire a quelli che hanno frequentato la scuola dell’obbligo che dura 10 anni, a differenza dei 5 anni della proposta che la sinistra aveva presentato nella scorsa legislatura.
Taiani ha lanciato un sasso nello stagno della politica dell’estate. Se la sua idea riceve l’assenso della sinistra a destra crea qualche disturbo. Che bisogno c’era, dicono gli alleati, di tirare fuori ‘sta roba che tra l’altro non è neanche nel programma di governo? Il sospetto è che lo faccia per ritagliare a Forza Italia un ruolo che la differenzi dalla componente di destra della coalizione per attrarre voti dagli elettori centro.
Un altro modo per smarcarsi, dopo la posizione presa in Europa che vede il suo partito allineato con centrosinistra di Ursula von der Leyen.
“Siamo partiti diversi -spiega il leader di Forza Italia-, sennò saremmo un partito unico. Siamo per il programma di Governo e quello che ci vincola è il programma. Per quanto riguarda lo Ius Scholae non è parte del programma di governo, quindi noi possiamo esprimere il nostro giudizio, ne parleremo anche con i nostri alleati”.
Le reazioni a Taiani
Quindi è palese che la mossa di Forza Italia è solo finalizzata a rimarcare una differenza rispetto a FdI e alla Lega. E questo i compagni i di viaggio di Taiani l’hanno capito bene. E Foti, capogruppo della Meloni alla Camera va anche oltre ed esprime il dubbio che abbia tirato fuori un “argomento speculare dell’opposizione per creare confusione nella maggioranza”.
Marco Padovani, deputato veronese di FdI, specifica che «lo Ius Scholae non è un’urgenza per il nostro governo né figura tra gli obiettivi principali del nostro programma». E getta acqua sul fuoco estivo attaccato da Taiani: «non vedo alcun rischio di un’alleanza tra Forza Italia e il centrosinistra su questo tema». E poi non manca di lanciare una bordata all’amministrazione Tommasi.
«Portare a livello locale questa questione è solo un modo goffo della sinistra per cercare di mettere zizzania nella maggioranza di governo. La nostra missione rimane quella di rimanere concentrati sul programma che abbiamo promesso agli elettori, senza distrarci».