Questa mattina 12 lavoratori provenienti da alcuni paesi dell’Africa si sono presentati davanti al Municipio di Pescantina per chiedere aiuto al Comune. Erano stranieri con cittadinanza italiana o con regolare permesso di soggiorno che abitavano tutti assieme in affitto in un palazzetto nei pressi del municipio e che lavorano in aziende del territorio.

Pescantina lavoratori senza casa

Secondo quanto riferito dagli interessati, ieri sera la proprietaria dello stabile li avrebbe sfrattati improvvisamente lasciandoli letteralmente in strada, tanto che sono stati costretti a passare la notte all’addiaccio. Non sono noti i motivi della decisione della proprietà, e della vicenda se ne sta interessando la locale stazione dei Carabinieri oltre al comando di Polizia municipale. Tuttavia il fatto, per le dinamiche con cui si é svolto e per il numero delle persone coinvolte, ha assunto subito i connotati sia dell’emergenza abitativa sia del problema di ordine pubblico.
Il sindaco Aldo Vangi, coadiuvato dall’assessore ai servizi sociali Francesco Marchiori, preso atto della situazione, ha subito attivato i servizi sociali del Comune. E siccome non tutti i giovani stranieri parlano italiano né sono al corrente delle leggi vigenti nel nostro paese, ha messo loro subito a disposizione un mediatore culturale per poter fare in modo di comunicare.

«Non conosco ancora le motivazioni che hanno fatto sì che quei giovani immigrati non abbiano potuto rientrare nell’abitazione dov’erano stati fino ad allora – spiega Vangi-. Di questo se ne stanno occupando i Carabinieri e la Polizia municipale.

A Pescantina nessuno deve dormire per strada

Ma una cosa è certa: come sindaco – ha esclamato subito dopo la soluzione dell’emergenza- non potevo permettere che passassero un’altra notte in strada. Pescantina è una comunità civile e tutti quelli che ci vivono devono avere un tetto sopra la testa! Mi sono quindi attivato immediatamente per trovare delle soluzioni abitative alternative».

E’ così che dopo aver aiutato quanti potevano trovare ospitalità da amici e parenti, l’amministrazione comunale ha deciso di ospitare per una notte il gruppetto residuo di 7 giovani presso una struttura comunale in attesa che trovino una nuova sistemazione autonoma.
«Come sempre la disponibilità della nostra comunità é stata grande”» ha concluso il sindaco ringraziando la Protezione Civile, l’associazione San Vincenzo per il prezioso supporto nell’organizzare l’ospitalità dei giovani, la consigliera comunale Loretta Sorio e l’assessore Marchiori per il grande impegno profuso nella gestione del caso.