Gli educatori attualmente impiegati come supplenti nei nidi e nelle scuole dell’infanzia gestite dagli enti locali potranno continuare a svolgere le proprie mansioni senza interruzioni. Lo annuncia con soddisfazione il Segretario Uil Fpl Stefano Gottardi spiegando che «grazie alle numerose segnalazioni e richieste di intervento normativo inviate al Governo, con il ritorno alle attività educative per l’infanzia previsto per il prossimo mese di settembre, i requisiti per l’esercizio della professione di educatore scolastico dell’infanzia rimarranno immutati». Questo in deroga ai requisiti definiti dal decreto-legge n. 19 del 2024.
Tale disposizione normativa, fortemente sostenuta dalla Uil Fpl, mira a garantire la continuità lavorativa del personale educativo durante la fase transitoria di adeguamento alle nuove normative.
L’intervento si inserisce in un contesto più ampio di gestione delle qualifiche e dei titoli professionali del personale dedicato all’educazione dei bambini tra 0 e 6 anni. Tale normativa risponde ai requisiti del contratto nazionale di lavoro, agevolando una transizione ordinata verso i nuovi standard richiesti per partecipare ai concorsi pubblici. I Comuni avranno la facoltà di continuare a utilizzare le attuali graduatorie comunali del personale educativo e ausiliario fino all’anno scolastico 2026-2027, garantendo così la stabilità delle strutture educative a livello locale.
Educatori supplenti. Il provvedimento del governo
«Anche i Ministri coinvolti – ha precisato Gottardi- hanno sottolineato che, nel rispetto dei requisiti normativi vigenti, le amministrazioni locali potranno procedere con tutte le attività necessarie per garantire una regolare apertura del prossimo anno scolastico».
Infine, Gottardi ha ribadito «l’importanza che il settore dell’educazione dell’infanzia continui a ricevere il supporto necessario per affrontare le sfide future, garantendo al contempo un ambiente di apprendimento sicuro e stimolante per tutti i bambini. Con l’impegno congiunto delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali, sarà possibile costruire un sistema educativo sempre più inclusivo e di qualità, capace di rispondere alle esigenze della società moderna».