Pubblicati i dati sulle morti sul lavoro dei primi sette mesi del 2024, il Veneto rimane una delle regioni più sicure in cui lavorare. Tutte le province sono in zona bianca, tranne Venezia che si trova in zona arancione. Rispetto allo scorso anno si rilevano 14 decessi in meno (-27,5%). Crescono invece anche se di poco le denunce di infortunio totali (0,7%).
Sono 11 le morti sul lavoro a Verona, seguita da Venezia (10), Padova (9), Treviso (4), Vicenza (2) e Belluno (1).A Venezia il maggior numero di decessi in occasione di lavoro (8) seguita da Verona (6).
“Sono 37 le vittime sul lavoro in Veneto nei primi 7 mesi dell’anno. Oltre 5 decessi ogni mese: sempre troppi. Ma dal confronto con quanto
accade in Italia, il Veneto è ancora una delle regioni più sicure in cui lavorare, rimanendo in zona bianca con un’incidenza di mortalità tra le più basse d’Italia.”
Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, evidenzia così, da due punti
di vista differenti, il fenomeno degli infortuni sul lavoro, alla luce dell’ultima indagine elaborata dal proprio team di esperti.
“Altro dato significativo è la crescita delle denunce di infortunio totali che, ricordiamo, – prosegue il Presidente – erano in diminuzione il mese precedente. Il segno ‘più’ comincia con un piccolo 0,7%. Ma rimane comunque un segnale poco confortante per la sicurezza sul lavoro della regione”.
Morti sul lavoro. Il rischio di morte in Veneto a luglio 2024
Per individuare le aree più fragili dell’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio mestrino elabora
una mappatura del rischio rispetto all’incidenza di mortalità.
E la zona bianca, in cui è entrato il Veneto a fine gennaio 2024, è quella che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul
lavoro tra le più basse a livello nazionale.
A fine luglio 2024 il rischio di morti sul lavoro in Veneto (10,3 morti per milione di occupati) è quasi metà di quello medio nazionale,
pari a 18,7. Ed è tra i più bassi di tutta la Penisola.
Per quanto riguarda le incidenze in regione si scopre che tutte le province si trovano in zona bianca, tranne Venezia in zona arancione
(incidenza pari a 21,3). Nel dettaglio le incidenze di mortalità in regione sono le seguenti: Treviso (2,5), Vicenza (5,1), Belluno (11,1),
Padova (11,5), Verona (13,8).
Morti sul lavoro. Infortuni totali (mortali e non) a fine luglio 2024
Sono 37 i decessi rilevati nei primi sette mesi del 2024 (contro i 51 del 2023). Sono 23 le vittime che hanno perso la vita in occasione di
lavoro e 14 in itinere.
A guidare la triste classifica regionale per numero totale di vittime è Verona (con 11 decessi). Seguita da: Venezia (10), Padova (9), Treviso
(4), Vicenza (2) e Belluno (1).
Le morti sul lavoro sono state registrate a: Venezia (8), Verona (6), Padova (5), Vicenza (2), Treviso e Belluno (1). Non si sono
registrate vittime a Rovigo.
Delle 23 vittime registrate in occasione di lavoro, ben 6 erano straniere, ossia circa 1 ogni 4. Sono 41.921 le denunce di infortunio complessive su un totale, in Italia, di 350.823. Vale a dire circa l’11,9% di quelle rilevate a livello nazionale.
Alla fine di luglio 2024 le denunce di infortunio totali sono cresciute dello 0,7% rispetto alla fine di luglio del 2023: erano 41.635 e ora
sono 41.921. Riprende quindi la tendenza interrotta solo alla fine del primo semestre 2024 da un segno ‘meno’.
Morti sul lavoro. L’attività manifatturiera è il settore più colpito in Veneto
Le Attività Manifatturiere, alla fine di luglio 2024, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (7.845).
Sono seguite da: Costruzioni (2.559), Commercio (2.276), Trasporti e Magazzinaggio (2.051) e Sanità (1.810).
La provincia di Verona è quella con il maggior numero di denunce totali di infortunio (8.080), seguita da: Vicenza (8.025), Treviso (7.817),
Padova (7.769), Venezia (7.177), Belluno (1.754) e Rovigo (1.299).