L’intelligenza artificiale, assieme alla cybersicurezza e allo sviluppo dell’Africa e del Mediterraneo, è uno dei punti che vengono affrontati nel G7 delle Camere basse che si tiene a Verona in questi gironi.
Lorenzo Fontana, presidente della Camera, a margine dei lavori, ha detto che “cercheremo di fare in modo che l’Intelligenza artificiale sia applicata evitandone i rischi. Sappiamo che può creare un mondo parallelo dove questa tecnologia non è più al servizio dell’uomo, ma l’uomo potrebbe diventarne schiavo.
Saper usare l’intelligenza artificiale
Si può reagire o cercando di eliminare il tutto oppure cercare di prendere il toro per le corna e fare in modo di sviluppare questa tecnologia in funzione dell’uomo. Questo è quello che cercheremo di fare qui dando delle linee guida in modo che tutti i Paesi possano utilizzare l’intelligenza artificiale in modo che non trasbordi mai in qualcosa che immagino nessuno voglia”.
Ed è un tema, ha sottolineato, che va affrontato sul livello internazionale, com’è appunto quello del G7, perché “non è una questione che solo un Paese può analizzare e approfondire, ma riguarda tutto il mondo”.
“L’analisi che faremo a questo G7 dei Parlamenti – ha concluso il presidente della Camera dei Deputati, sarà fondamentale, cercheremo di mettere in comunione le migliori pratiche per vedere come affrontare questo che può essere un elemento di grandi potenzialità ma anche di grandissimi rischi”.