L’obesità è la malattia metabolica del secolo. Nel mondo sono di più le persone con un peso in eccesso che quelle malnutrite per difetto. In Italia il 9,8% dei bambini di 9-10 anni ha l’obesità e il 19% il sovrappeso; nel Veneto queste percentuali sono al 6,9% e 17,3%.
Un’altra patologia che colpisce bambini e adolescenti è il diabete: nel Veneto, nella popolazione di età compresa tra gli 0 e i 18 anni, 1400 persone circa hanno il diabete tipo 1 e ogni anno si registrano 170 nuovi casi. A fare il punto sulle novità nell’ambito della diagnostica, della prevenzione e della cura di queste malattie è ormai il tradizionale appuntamento “Diabete, endocrinologia e obesità nel bambino e dell’adolescente” che si terrà il 13 e il 14 settembre al Policlinico di Borgo Roma. Coordinatore scientifico dell’evento è Claudio Maffeis, direttore della Pediatria B dell’Aoui e direttore della sezione di Diabetologia pediatrica e metabolismo del dipartimento di Scienze chirurgiche, odontostomatologiche e materno-infantili dell’università di Verona.
Il diabete tipo 1, caratterizzato dalla mancata produzione di insulina causata da una distruzione su base autoimmune delle cellule che la
producono, può essere prevenuto.
UniVr. Maffeis: “ritardare di anni la manifestazione clinica
del diabete”
“E’ una innovazione importante, impensabile sino ad ora – spiega Maffeis – Coloro che sono a maggior rischio di sviluppare la malattia
potranno infatti “frenare” il processo autoimmune con terapie farmacologiche innovative e ritardare di anni la manifestazione clinica
del diabete. Tali terapie saranno a breve disponibili (entro l’anno) nella Pediatria B, Centro Regionale di Diabetologia Pediatrica dell’Aoui di Verona. Per identificare i soggetti a rischio cui offrire questo trattamento è necessario eseguire dei test sierologici specifici. La Pediatria B, da più di 20 anni esegue questi test, offrendo ai familiari di primo grado (fratelli, figli) di chi ha già il diabete di tipo 1, un ambulatorio dedicato allo screening della malattia.
Ad oggi sono stati seguiti più di 150 tra bambini e adolescenti e in 15 di loro è stato diagnosticato il diabete di tipo 1in stadio preclinico. Lo screening verrà presto esteso alla popolazione pediatrica italiana, appena ultimata la fase pilota attualmente in corso”.
Nell’immediato futuro quindi, i bambini e adolescenti con diabete di tipo 1 all’esordio o con diabete preclinico potranno beneficiare di
queste innovative terapie farmacologiche che permetteranno di modificare in modo determinante l’andamento clinico del diabete.
Seconda, importante novità, è la possibilità di applicare il microinfusore di insulina, cioè un piccolo “pancreas artificiale” che inietta insulina in continuità a velocità regolabile, ai bambini più piccoli. “Nelle prime età il controllo del diabete è più difficile – afferma Maffeis – con notevoli variazioni della glicemia anche ampie e rapide nel corso delle 24 ore. Il microinfusore offre ai piccoli un più agevole controllo metabolico e contribuisce ad una migliore qualità di vita anche per i loro genitori. La tecnologia ha consentito questo progresso nella cura impensabile sino a pochi anni fa”.
È ben noto alle persone con obesità come non sia facile perdere peso e mantenere il nuovo peso nel tempo. Questo anche nei più giovani.
Oggi, però, è possibile affiancare al trattamento su stile di vita, alimentazione e attività motoria, anche una terapia farmacologica specifica.
“Questa è riservata agli adolescenti dopo i 12 anni di età con obesità più severa o con complicanze associate – precisa il direttore – I dati ad ora disponibili riportano un’elevata efficacia, con risultati sino ad ora impensabili con i trattamenti medici disponibili. I nuovi farmaci agiscono sui meccanismi di regolazione dell’appetito cioè sui meccanismi biologici alla base della malattia. Questo dà grande speranza ai ragazzi e alle loro famiglie: la soluzione di questo problema così impattante sulla qualità di vita è ora più
vicina.
Nel corso del convegno si parlerà, infine, di malattie endocrinologiche. “La medicina moderna è medicina di precisione – conclude Maffeis – I trattamenti sono sempre più mirati ai meccanismi che causano la malattia o il suo progredire. Test genetici sempre più accurati sono alla base delle strategie diagnostiche e terapeutiche di molte malattie, tra cui numerose malattie endocrine, sino ad oggi incurabili o curabili in modo parziale.
La genetica è parte integrante della medicina di precisione e il suo ruolo è sempre più importante nella pratica clinica dell’endocrinologo pediatra. Nella Pediatria B dell’Aoui di Verona vengono eseguiti test genetici specifici relativi alle malattie endocrinologiche pediatriche e negli ultimi 12 mesi ne sono stati eseguiti numerose centinaia”.