LAvis comunale di Peschiera compie 53 anni e li celebra con la Festa sociale del donatore, il 22 settembre, alla quale sono invitati soci della comunale, ma anche referenti di tutte le 66 comunali della provincia veronese, nonché autorità politiche locali e regionali.

Fondata da Illidio Bazzoli l’8 maggio 1971 e presieduta oggi da Antonio Speciale, con il vicepresidente Fiorenzo Zambelli, che è anche presidente di Avis Provinciale Verona, la comunale arilicense conta 380 donatori.

La giornata di festa si aprirà alle 9.15 con l’incontro dei soci e delle autorità alla Palleria degli Alpini. Alle 10, formazione del corteo con sfilata preceduta dalla banda musicale per le vie del centro storico e deposizione floreale, alle 10.15, al Monumento del Donatore di sangue al parco Catullo.

Alle 10.30 sarà celebrata la messa nella chiesa parrocchiale di San Martino animata dal coro di San Biagio. Infine, dopo la deposizione di una corona di alloro al Monumento, i soci si ritroveranno per il pranzo sociale al ristorante Pirlar Golf club Paradiso, a Castelnuovo del Garda, durante il quale saranno consegnate le benemerenze ai donatori.

«Festeggiamo una storia iniziata nel 1971 sulle rive del nostro lago che mantiene da allora sempre un solo filo conduttore: pensare che un piccolo gesto può fare grande una vita per cui donare sangue è semplice e semplice-mente importante – commenta il presidente Speciale –. Oggi momenti come questi, in cui scendiamo in piazza e per le strade sono utili a calamitare anche l’attenzione delle persone, soprattutto dei giovani ai quali va il nostro appello: diventate donatori!».

«Il 2023, a livello provinciale, si è chiuso con 34.376 sacche di plasma e sangue, circa 500 in meno del 2022, donate dai 19.778 avisini veronesi che nel 2022 erano 20.064. Nei primi tre trimestri del 2024 sono state 19.779 le donazioni. Una flessione del 2 per cento. Ma si può ancora recuperare – ricorda Zambelli – per questo occorre un cambio generazionale. Per un donatore in pensione a 70 anni ce ne vorrebbero almeno altri due che entrano nel circuito delle donazioni».