(di Bulldog) Non so se la Corte accoglierà o meno le richieste della pubblica accusa sul caso Matteo Salvini-Open Arms. So per certo che le richieste della pubblica accusa sono delle richieste e non già una condanna. So anche che questo basta per fare i titoli dei giornali, tanto se poi la Corte deciderà diversamente chissenefrega, è un’altra notizia da dare. So anche che il rapporto fra giustizia e politica così non può andare avanti. Per anni i Sindaci hanno avuto paura a firmare anche il più semplice acquisto di carta igienica per non incorrere nell’abuso di ufficio mentre quattro anni di intercettazioni di un politico e della sua squadra di governo hanno portato ad un patteggiamento per mille500 ore di servizio al pubblico che, pur non essendo uomo di legge, mi sembra una sentenza assai sproporzionata: dopo 4 anni e centinaia di migliaia di euro di costi per la collettività, questo è il risultato? vuol dire non aver niente in mano per una ” vera” condanna.
Ripeto. Si può andare avanti così?
Davanti a questo cortocircuito istituzionale che si profila – un tribunale che condanna un ministro per aver portato avanti una politica dichiarata ed espressamente votata da milioni di Italiani – credo siano necessari due passaggi: il primo del Capo dello Stato per ristabilire i confini fra gli organi dello Stato; il secondo dello stesso Salvini: dica chiaramente che continuerà a fare politica anche se – eventualmente – condannato, anche da dentro un carcere (ammesso che ci possa mai andare) e che sull’immigrazione clandestina continuerà la sua battaglia.
Avrà milioni di Italiani al suo fianco consapevoli che non può essere una ONG straniera, battente bandiera di uno Stato estero e quindi territorio di quello Stato, a decidere chi può e chi non può entrare nel nostro Paese. Senza limiti, senza controlli, scaricando su altri le proprie ideologie politiche. Questo Paese è nostro per sangue e soldi. E non loro.
Quanto al Governo Meloni è ora di varare una nuova – severa e chiara – legge sull’immigrazione con nuovi diritti e nuovi doveri. La Germania ha scelto le espulsioni di massa dopo anni di lassismo woke; la Svezia lo stesso; il Regno Unito ha abbandonato l’Unione Europea per non avere più alibi sulla gestione dei clandestini. Ripeto, non può essere una ONG straniera – o un Papa – a imporre al Governo Italiano chi entra nel nostro Paese. Il male minore, tanto invocato da Francesco, si chiama legge e ordine.