Edilizia a una svolta e più sicura. Migliaia di imprese coinvolte – il 14,3% di quelle iscritte alla Camera di Commercio di Verona – e migliaia di professionisti interessati. È questo l’impatto che la nuova Patente a crediti avrà sul comparto delle costruzioni scaligero. Dal 1° ottobre per poter lavorare in cantieri mobili o temporanei sarà infatti obbligatorio essere muniti della nuova certificazione per contrastare il lavoro irregolare e aumentare la sicurezza nel settore edile.
Secondo le indicazioni del Dl PNRR 19/2024 sono chiamati a richiedere e a dotarsi della Patente a Crediti 13.251 aziende veronesi che operano a vario titolo nelle costruzioni. Sono tenuti al possesso dell’attestazione tutte le imprese e i lavoratori autonomi che entrano in cantiere. Quindi anche gli artigiani che si occupano di impianti elettrici, gli idraulici, chi svolge lavori di isolamento termico, di posa dei materiali e chi opera nel settore di ingegneria civile e di pubblica utilità. Un esercito di aziende che rappresenta una fetta importante del Pil sul territorio: secondo i dati 2022 le imprese del comparto costruzioni veronese valgono quasi 1,7 miliardi, il 5,2% del valore aggiunto realizzato in provincia.
Molti altri professionisti dovranno fare i conti con la “patente”, se si considerano tecnici e consulenti (architetti, consulenti del lavoro, commercialisti, geometri, ingegneri, periti) per i quali la patente non è obbligatoria, ma che dovranno confrontarsi con il nuovo strumento affiancando e supportando la filiera dell’edilizia scaligera. In Camera di Commercio ad esempio sono iscritte anche 408 tra società e imprese individuali, studi professionali di architettura, ingegneria, collaudi e analisi tecniche, che non potranno trascurare le nuove disposizioni.
“L’impatto della Patente a crediti per il settore edile è notevole “, sottolinea Carlo Trestini, presidente di ANCE Verona e vicepresidente nazionale dei costruttori edili. “Considerata l’importanza sia a livello economico che per il numero degli stakeholder interessati, abbiamo deciso di chiamare tutti i protagonisti del settore a un convegno sul tema della “patente” si svolgerà il 4 ottobre e che stiamo organizzando con il sistema paritetico veronese. Saranno ospiti e relatori rappresentanti del ministero del Lavoro e dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che forniranno un prezioso contributo e puntuali istruzioni per adempiere ai nuovi obblighi”.
“L’introduzione della Patente a crediti”, aggiunge Antonio Ruffo, presidente di Esev-Cpt, Scuola edile di Verona, “rappresenta una grande novità e una scommessa per il comparto delle costruzioni, sia per il gran numero di soggetti coinvolti che per l’importanza delle innovazioni introdotte. Come Scuola Edile siamo a disposizione delle imprese per supportarle, nel rispetto della nostra mission che è offrire formazione per la sicurezza ad aziende e professionisti. Il convegno permetterà di per fare il punto sull’introduzione della certificazione e per fare chiarezza sui punti sui quali la riforma si articola”.
sei requisiti per poter lavorare in edilizia
La patente dovrà essere richiesta dal responsabile legale dell’impresa, o dal lavoratore autonomo, e verrà rilasciata in formato digitale. Per richiederla sarà necessario essere in possesso di sei requisiti: iscrizione alla Camera di Commercio; adempimento dell’impresa degli obblighi formativi per i propri dipendenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro; adempimento da parte dei lavoratori autonomi degli obblighi formativi previsti dal decreto; possesso del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) valido; possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR); possesso del Documento Unico di Regolarità Fiscale (DURF) e avvenuta designazione RSPP.
La patente è dotata di un punteggio iniziale di 30 crediti e consente alle imprese e ai lavoratori autonomi di operare nei cantieri con una dotazione che sia pari o superiore a 15 crediti. La patente ha un punteggio massimo di cento crediti, assegnati tra crediti base, crediti per storicità dell’azienda e crediti ulteriori.