(di Christian Gaole) Più di 1500 famiglie per un totale di 8 milioni e 600 mila euro. Questi i numeri dei nuclei familiari aiutati dalla Fondazione antiusura Beato Tovini. 300 mila euro, invece, il plafond che Banca Mediolanum in collaborazione con Fondazione Mediolanum ha deciso di destinare per il terzo anno consecutivo, alla Fondazione antiusura Beato Tovini di Verona con sede in via Seminario 8.
L’iter è semplice: la Fondazione presenta i clienti da aiutare e Banca Mediolanum eroga direttamente il prestito, con il tasso simbolico dell’1% di interesse che viene applicato anche e soprattutto per responsabilizzare chi usufruisce del prestito. In tutto il territorio nazionale la banca fondata da Ennio Doris conta 15 associazioni di natura benefica che si occupano di aiutare chi sperimenta problemi economici di varia natura, da malattie a frodi.
“Questa iniziativa con Banca Mediolanum – afferma Giorgio Zaffani, Presidente della Fondazione Beato Tovino – che ricordiamo essere un pilastro fondamentale, è importante per il tema della gestione dell’indebitamento delle famiglie. Noi ci occupiamo di sostenere le unità familiari in forte crisi finanziaria e forniamo garanzia alle banche per consentire il ritorno nel mercato di queste famiglie che hanno avuto problemi economici. Il reinserimento delle persone nel tessuto economico e sociale le toglie dal sistema assistenzialista, e riattiva gli individui”.
Giovanni Pirovano, Presidente di Banca Mediolanum aggiunge che per l’istituto di credito “è un onore collaborare con la fondazione Beato Tovini perché dimostra quanto la banca sia vicina alle persone, ma soprattutto a coloro che soffrono”. Con questa operazione Banca Mediolanum mette a disposizione il credito con un tasso dell’1% e, soprattutto, senza chiedere garanzie. Ci teniamo molto ad essere qui a Verona oggi perché Ennio Doris [nel 1997] ha scelto di fondare Banca Mediolanum in questa regione”.
Il Presidente Pirovano riferisce che come istituto “siamo disposti a salire oltre i 300 mila euro qualora la fondazione lo richiedesse, perché le famiglie che erano state escluse dal circuito bancario, con Mediolanum ritornano, perché tutti devono avere una seconda possibilità”.
Non poteva mancare l’Amministrazione Scaligera, infatti l’Assessore alla Sicurezza, Legalità e Trasparenza Stefania Zivelonghi riferisce a nome di tutta la giunta “che il Comune è contento di aver ricevuto questo invito, in particolar modo, il mio assessorato attraverso l’ufficio antiusura collabora con la Fondazione Tovini e stiamo pensando a determinate iniziative”. Per esempio, la prossima occasione per discutere di povertà e nuove forme di precariato sarà il 2 ottobre presso il centro Tommasoli. “Si tratta – racconta l’Assessora Zivelonghi – di un esperimento sociale di comunicazione riguardo le nuove povertà. Questo è un cambio epocale e oggigiorno c’è bisogno di parlare di tematiche come queste che riguardano molte persone, anche più di quelle che pensiamo”.
L’ufficio antiusura del Comune, invece, si occupa di attività di sportello e fornisce consulenza alla cittadinanza tutta per poi, eventualmente, denunciare comportamenti scorretti.