A Como è stato determinante un arbitro che con i suoi errori ha condizionato tutta la partita.
Il Como passa in vantaggio al 42° per il solito errore della difesa veronese che ha lasciato libero Cutrone di segnare a pochi minuti dal riposo, dopo che per tutto il 1° tempo i padroni dio casa avevano dominato creando parecchie occasioni da gol tutte sventate da un superlativo Montipò, incolpevole del gol e migliore in campo. Lo stesso Zanetti ha definito il 1° tempo giocato dai suoi “orribile”.
E’ stata una gara strana, penalizzata dagli episodi.
Nel 1° tempo c’è stata una netta supremazia di gioco di un Como che sarà anche una neo-promossa, ma han potenza di fuoco da grande club.
A parte i soliti limiti della difesa, il centrocampo non ha girato ed è mancata la grinta un po’ a tutti. Poi nella ripresa, con la sostituzione di Kastanos e Dani Silva da parte di Duda, con la febbre fino a ieri,e Mosquera, il Verona ha iniziato a fare un’altra partita, attaccando ed arrivando a pareggiare al 53° con un rigore legittimo procurato e realizzato da Lazovic.
E proprio quando l’Hellas aveva ritrovato lo spirito che avrebbe anche potuto portarlo a vincere, è arrivato l’episodio determinante. Inspiegabilmente l’arbitro ammonisce Suslov per un contrasto dov’era lui ad aver subito il fatto: somma d’ammonizioni ed espulsione. Il tutto avviene al 64°, sotto gli occhi del guardalinee. A parte il fatto che si è trattato di un normale contrasto, se fallo c’è stato, questo è stato compiuto dal giocatore del Como. Ed in ogni caso non era da ammonizione. Lascia basiti la decisione dell’arbitro di ammonire Suslov, considerando anche che sapeva benissimo che gli sarebbe valsa l’espulsione.
Da quel momento il Verona è costretto a giocare in inferiorità numerica. Ed è la seconda partita di fila, dopo quella con il Torino, quando era stato espulso Dawidwicz. E se il difensore polacco è stato squalificato giustamente, il provvedimento disciplinare a carico di Suslov non solo è ingiusto, ma va inevitabilmente ad incidere sul rendimento della squadra nel prossimo turno.
Dopo 10 minuti doppietta di Cutrone e all’89° arriva anche il terzo gol del Como da parte di Belotti. Qualche dubbio sulla sua posizione di fuori gioco.
Tutto pareva compromesso, ma la squadra trova le energie morali per reagire, tanto che al 94° il giovane Lambourde, 18 anni, appena entrato accorcia le distanze e allo scadere del recupero Mosquera rischia di pareggiare. Purtroppo quel che conta è il risultato. E questa è la terza partita persa con esecutivamente.
Foto Hellas Verona FC