Zanetti:«Non sono preoccupato. Sono arrabbiato». E s’assume la responsabilità delle 3 sconfitte consecutive dell’Hellas. Ultima della serie quella di domenica a Como, dove è vero che c’ha messo lo zampino un arbitro inadeguato, ma è altrettanto vero che la squadra ha fatto un 1° tempo «orribile» come lo ha definito lo stesso allenatore gialloblu.
E sulla prima parte del campionato si proietta l’ombra di quanto accaduto l’anno scorso, quando dopo le prime 2 vittorie è stata tutta una sconfitta fino a gennaio.
Ma se i risultati potrebbero far temere questo e la reazione emotiva può essere quella di uno scoramento al solo pensiero del calvario vissuto nella scorsa stagione, la ragione dice qualcosa di diverso.
Uno dei dati più confortanti è la differenza reti: 10 gol fatti e 11 subiti, con un deficit di un solo gol. Che cosa significa? Significa che l’Hellas di Zanetti è capace di segnare e quindi di produrre gioco. Il che fa ben sperare.
Zanetti deve risolvere il problema difesa
E allora perché perde? Perché è la fase difensiva che non va. Difensori troppo lenti e spesso distratti. Ma anche il centrocampo è votato più all’attacco che alla difesa. Il risultato è che si prendono troppi gol evitabili. E Zanetti lo ha ben capito e ci lavora.
Con il ritorno di Serdar ci sarà di sicuro un miglioramento. E poi c’è la sorpresa Belayane, un vero campione. Uno che non si sa quanto si potrà fermare in riva all’Adige, in quanto destinato a grandi club. Ma intanto potrebbe essere quel lattobacillo che buttato dentro un bicchiere di latte lo fa diventare yogurt. E per yogurt s’intende una buona squadra che gioca bene al calcio e che si salva anzitempo.
Ma non mancano anche delle altre buone sorprese nel gruppo di acquisti fatti da Sogliano. Last bus not least, tanto per fare un esempio, Lambourde, il ragazzoi francese di appena 18 anni che ieri, appena entrato ha segnato il secondo gol del Verona. E poi il centravanti danese Tangstedt e il colombiano Mosquera che ha segnato una rete ogni 50 minuti di gioco e l’africano Livramento. Senza contare i punti fermi già acquisiti, che è inutile elencare. Quest’anno il parco giocatori è migliore e più completo dell’anno scorso e questa dovrebbe essere già una garanzia, anche se conoscendo la società non è da escludere che a gennaio ci sarà sicuramente qualche distacco doloroso per fare cassa.
Una cassa che peraltro non dovrebbe piangere, considerati tutte le vendite fatte negli ultimi 12 mesi con i relativi incassi che surclassano di gran lunga le spese.
I giocatori ci sono. E anche bravi. Il lavoro di Zanetti sarà di registrare la difesa e di motivare psicologicamente i suoi ragazzi in modo che siano più grintosi. E non dei pappamolla come nel 1° tempo di Como-Verona.
Foto Hellas Verona FC