Prima gara casalinga in A1 della propria storia per l’Alpo Basket: la formazione biancoblu, ospiterà domani (ore 21.00, ingresso gratuito) nell’inedita location del Pala Agsm Forum di Verona, l’Umana Reyer campione d’Italia. Serata da non perdere, per mille motivi: l’esordio in casa nella massima categoria, il palcoscenico del PalaOlimpia (data l’indisponibilità del Belladelli Forum di Villafranca), il ritorno di Andrea Mazzon a Verona, il derby Verona-Venezia proprio nel weekend di Hellas Verona – Venezia in programma questa sera al Bentegodi.
Per la MEP Pellegrini sarà ancora assente per infortunio la capitana Martina Rosignoli, mentre nella Reyer rientrerà Cubaj reduce dal campionato WNBA. Entrambe le formazioni arrivano da un successo alla prima giornata: le veronesi hanno superato Battipaglia 63-59, mentre le orogranata hanno strapazzato Tortona 80-47 nell’opening day di Genova.
«Domani sarà ancora più emozionante del debutto di Genova – ha dichiarato il coach biancoblu, Nicola Soave – Intanto perché sarà una “prima” in un impianto glorioso come il Pala Agsm Aim e poi perché affronteremo le campionesse d’Italia. Ci aspettiamo un pubblico numeroso, ci tengo a ringraziare il Comune di Verona per l’ospitalità e per averci dato una grossa mano in questo periodo per noi transitorio, in attesa di tornare a giocare nel nostro comune».
Che partita ti aspetti domani sera?
«Difficile trovare un punto debole della Reyer che possiede un roster completissimo, pronto a giocare sia il campionato che l’Eurolega. Sulla carta non c’è partita, noi dobbiamo affrontarla cercando di fare la nostra pallacanestro e possibilmente crescere di squadra. Di sicuro vogliamo ben figurare e uscire dal campo soddisfatte del nostro lavoro, al di là di quello che sarà il risultato finale».
Affronterai Andrea Mazzon proprio sul campo dove ha allenato e vinto con la Scaligera a fine anni novanta…
«Sarà davvero bello confrontarmi con lui: a Verona ha lasciato dei gran bei ricordi, quando vinse la Coppa Korac nel 1998 ero lì a tifare per la sua squadra e pensare che dopo 26 anni potrò giocarci contro in una partita ufficiale, un po’ di emozione la avverto già. Mazzon è un allenatore che ho sempre seguito in tutta la sua carriera da, Verona a Napoli, in Grecia, in Russia, alla Fortitudo, tanto per citare le sue tappe più significative: un coach che ammiro e stimo da sempre».