La 2ª pausa del campionato trova il Verona proprio nel bel mezzo della classifica con 9 punti. Una posizione di tutta tranquillità rispetto all’obiettivo che la società si è prefissata che è quello della salvezza. Ma solo apparentemente. In realtà i 9 punti sono la risultante di 3 vittorie e 4 sconfitte con una differenza reti pari a 0: tanti sono state fatte, altrettante sono state subite.
E siccome i punti derivano dai gol che si prendono e che si fanno, preoccupa il fatto che l’Hellas è una delle squadre che finora ne ha presi di più: 12. Solo le difesa del Como, dell’ Atalanta e del Genoa stanno peggio, rispettivamente con 14, 13 e 15 gol in passivo.
12 gol presi in 7 partite significano quasi 2 gol a gra. Segno che la difesa è troppo penetrabile. E se finora le cose sono andate bene perché quello gialloblu è il 3° stacco più prolifico dopo Napoli, Milan e inter, non è detto che possa sempre continuare ad andare a segno con lo stesso ritmo tenuto finora. Un po’ perché viene meno l’effetto sorpresa di certi attaccanti, come Mosquera e Tengstedt, che se finora erano degli sconosciuti, adesso verranno sorvegliati a vista e magari raddoppiati, e poi perché nel prosieguo del campionato è fatale che le squadre, soprattutto quelle che lottano per la salvezza, stiano sempre più attente a non perdere punti.
Il problema del Verona è la difesa
Ma il vero problema, riconosciuto anche da Zanetti, è la difesa. Con il Venezia di fatto i difensori veri erano solo 2, Magnani e Ghilardi, dato che Tchatchoua e Bradaric hanno più le caratteristiche degli attaccanti che di quelli che una volta si chiamavano terzini.
Quindi Il Verona ha giocato con una reale difesa di 3 giocatori, compreso il portiere, che è bravo. Ma non nelle uscite. Preferisce presidiare la linea di porta. E questo è un limite, perché come nel gol subito dal Venezia dopo 1 solo minuto, avrebbe dovuto intervenire almeno nell’area piccola. Specie sapendo di avere davanti a sé solo 2 difensori veri. Montipò ha salvato diverse partite con delle stupende parate. Ed ognuno ha le sue caratteristiche. Ma proprio ed anche per questa sua connotazione davanti a lui ci dovrebbero essere più difensori veri. Il rientro di Serdar contribuirà a risolvere in parte il problema difensivo.
Zanetti, che è un bravo allenatore e dà ampie garanzie anche dal punto di vista umano, che è importante almeno come quello tecnico, ci sta lavorando e ci riuscirà.
Per il resto, i giocatori che sono arrivati in sordina, grazie al grande lavoro di Sogliano, si stanno rivelando uno dopo l’altro degli ottimi acquisti per la squadra e degli ottimi affari per Setti. Giovani come Mosquera, Tengstedt, Belayane, Livramento, Lambourde si stanno rivelando degli ottimi investimenti che non possono che infondere anche quella tranquillità finanziaria che, in un calcio ormai mercificato a livelli impensabili fino a qualche decennio fa, non guasta.
Foto Hellas Verona FC