Gli infermieri saranno autorizzati a prescrivere trattamenti assistenziali e tecnologie specifiche, come presidi sanitari e ausili. Sarà consentito a quelli specializzati in Cure Primarie e Sanità pubblica, in Cure Pediatriche e Neonatali e in Cure Intensive e nell’Emergenza. L’indicazione è emersa al Consiglio Nazionale della Fnopi cui ha partecipato il Ministro della Salute Orazio Schillaci che è favorevole a questo provvedimento teso a sopperire alla mancanza di personale nel sistema sanitario.

Si tratta di una grande novità che porterebbe ad uno snellimento delle procedure nell’ambito dell’assistenza sanitaria dei pazienti che però trova la contrarietà dell’Ordine dei Medici che sostengono per bocca del loro presidente, Filippo Anelli, di non essere stati nemmeno interpellati e che “la prescrizione presuppone una diagnosi e la diagnosi è di competenza del medico”. 

I medici contrari alle prescrizioni degli infermieri

“La diagnosi – precisa il presidente Fnomceo- è un atto medico complesso, che ha come fondamento tutta una serie di conoscenze che coinvolgono l’intero percorso di studi e non si esauriscono in uno o due esami universitari”.

Gli infermieri replicano alla reazione dell’Ordine dei Medici precisando che non intendono invadere il campo delle competenze del medico ma semplicemente avere la possibilità di prescrivere presidi e ausili legati alll’ assistenza infermieristica.

E’ invece favorevole alla nuova norma l’l’assessore alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin, perché è un modo per affrontare la carenza di personale sanitario.Una svolta epocale che valorizza la professione dell’infermiere, rendendone anche più attrattiva la professione che ha bisogno di nuove leve ed a trattenere in servizio gli infermieri che oggi sono presenti all’interno del Servizio sanitario Nazionale.