(di Gianluca Ruffino) Una partita che rievoca la delusione dello scorso anno. Tempo di 4° giornata di SuperLega per Rana Verona. Domenica alle 16 la squadra di coach Stoytchev ospita al PalaOlimpia la Cucine Lube Civitanova, che lo scorso anno sconfisse gli scaligeri nella finale per il quinto posto valida per la qualificazione in Challenge Cup.
Reduce dalle due vittorie consecutive contro Cisterna e Grottazzolina, la compagine veronese arriva in fiducia alla sfida con i marchigiani, che in classifica precedono la Rana di un punto. In conferenza stampa il coach dei gialloblu, Radostin Stoytchev, ha presentato un match che promette spettacolo e che sa di possibile rivincita.
Le parole di Radostin Stoytchev
Stoytchev ha introdotto così la partita contro la Lube: “Sarà un match difficile: è una squadra che, nonostante sia cambiata rispetto all’anno scorso, resta molto forte. Hanno fatto un mix di giocatori con poca esperienza e altri che ne hanno tanta. Lagumdzija è molto forte, al centro hanno due dei centrali più forti in Italia come Chinenyeze e Podrascanin, Balaso è il miglior libero italiano, in banda hanno preso Loeppky che ha fatto una stagione importantissima fino ad oggi e Bottolo che è considerato uno dei giovani italiani di prospettiva. Stanno aspettando il rientro di Nikolov che arriva da una stagione positiva. Nel complesso sono forti sia in ricezione che in cambio palla. Aggiungo che il loro palleggiatore, Boninfante, ha avuto una crescita incredibile dall’anno scorso a oggi: ora ha presenza in campo e gestisce bene la squadra”.
“Civitanova non si è indebolita, anzi: ha il 38% di efficienza in attacco, una percentuale importante- ha aggiunto Stoytchev-. Mi rendo conto che sarà una partita complicata sia dal punto di vista tecnico che emotivo, quindi dobbiamo mettercela tutta, essere molto lucidi in campo sin da subito e alzare il livello del nostro gioco”.
La squadra veronese ha ben figurato al servizio e in attacco, faticando un po’ a muro, fondamentale in cui eccelleva nella passata stagione grazie ai centimetri di Mosca e Grozdanov. “Il muro ci sta un po’ mancando, ma lavoriamo per migliorarci – ha spiegato Stoytchev-. L’ingresso di Sani per Jensen a Grottazzolina? A set in corso non posso fare cambi di ruolo, ma in questo modo Keita ha potuto schiacciare in alcune rotazioni. Mi è piaciuto come si è espressa la squadra, noi abbiamo tre possibilità di giocare: con due schiacciatori e Keita opposto, Keita schiacciatore e Jensen opposto o come abbiamo fatto l’ultima volta, ma questo lo decidiamo sulla base della partita che dobbiamo affrontare”.
Stoytchev ha poi riflettuto su cosa manchi alla sua squadra per colmare il divario con la Lube anche nelle partite decisive. “Innanzitutto, recuperare Mozic al cento per cento e lavorare al meglio per due mesi. Non sono pienamente soddisfatto, ancora abbiamo tanto lavoro da fare e ne parliamo ogni giorno, prima, durante e dopo l’allenamento. Sappiamo che il lavoro paga e stiamo cercando il modo giusto per migliorare dove serve. Dobbiamo costruire la tecnica per poi riuscire a vincere. Questo ci è mancato contro la Lube due volte, eravamo molto vicini, ma questo conta poco quando parliamo di partite decisive”.
Due filosofie diverse. “Siamo due società diverse. La Lube ha trovato il suo equilibrio, ha investito tanto negli anni su giocatori molto importanti, hanno fatto un grandissimo lavoro e ora è arrivato per loro il momento di cambiare la tipologia della squadra. Noi abbiamo fatto il contrario, siamo partiti da giocatori sconosciuti da crescere da abbinare ad altri con maggiore esperienza. Verona come modello di sostenibilità nella conduzione societaria? Grazie alla società, ai dirigenti e al presidente, c’è grande programmazione per il futuro, in piena sintonia con i nostri partner e con la famiglia Rana, però ci piace avere umiltà e stare con i piedi per terra” ha concluso Stoytchev.
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