Paolo Borchia, capo delegazione della Lega a Bruxelles, è intervenuto nella sessione plenaria dell’ Europarlamento sul caso dell’immigrato ucciso dalla Polizia.

E lo  ha fatto  proprio nel momento in cui l’Italia viene accusata dal Consiglio Europeo di avere delle forze dell’ordine razziste, fatto per il quale esprime sgomento “per il rapporto Ecri, che sputa veleno sulle forze dell’ordine italiane. Che vanno applaudite, non diffamate”.

“Il dibattito sulla gestione dell’immigrazione avviene al Parlamento europeo a pochi giorni da un drammatico fatto di sangue accaduto a Verona, la mia città, ospitale e bellissima, che si trova in una regione, il Veneto, storicamente terra di emigrazione e integrazione. Un ragazzo maliano ha perso la vita, dopo aver aggredito con un coltello un agente di polizia che, per difendersi, è stato costretto ad aprire il fuoco”.

Borchia. Sono anni che diciamo che gli stranieri sono troppi

“L’episodio testimonia che quando in un territorio arriva un numero spropositato di stranieri, la maggior parte dei quali non ha diritto alla protezione internazionale, poi diventa impossibile gestirne l’accoglienza. Mi auguro – continua Borchia-  che il dibattito in Ue si svolga in maniera concreta e non ideologica, senza l’illusione che in Europa esistano possibilità illimitate di accoglienza. Il titolo è ‘gestione ordinata ed efficace della migrazione’, quindi tutto il contrario di quanto visto finora”.

Borchia stazione

Contemporaneamente Borchia, come segretario della Lega veronese, invita la cittadinanza a partecipare ad un sit-in per la sicurezza davanti alla Stazione Porta Nuova sabato 26 ottobre alle ore 11,30 e con l’occasione ricorda come i fatti accaduti domenica confermano quanto sostenuto da anni dalla Lega.

“La nostra è una città divenuta sempre più insicura e l’attuale amministrazione, per anni, ha minimizzato la situazione, trincerandosi dietro un incomprensibile giustificazionismo.