(di Gianluca Ruffino) Vittoria di cuore del ChievoVerona, che nella decima giornata del campionato di Serie D, si sblocca, imponendosi 1-0 contro la Pro Sesto e ritrovando fiducia.
Al termine del match l’allenatore dei clivensi Riccardo Allegretti ha risposto alle nostre domande, analizzando il successo sui milanesi.
Le parole di mister Allegretti
“La vittoria è alla base di questo sport, in cui bisogna sempre cercare di ottenere il massimo. Nella nostra situazione era ancora più importante, perché non arrivava da un po’ e serviva a risollevare il morale della squadra” ha commentato l’allenatore biancoblu.
Punto di svolta? “È un discorso che parte più da sé stessi. Potenzialmente le squadre che andremo ad incontrare nelle prossime partite non sono strutturate come quelle che abbiamo già affrontato. Però ogni partita ha delle insidie. Molto dipenderà dal nostro atteggiamento. Speriamo che questo successo ci dia la spinta per affrontare i prossimi impegni con un altro appiglio” ha spiegato Allegretti.
I fantasmi di Ospitaletto dopo l’espulsione? “Assolutamente sì. È una paura che avevamo già prima di iniziare. Quando sei in una situazione come la nostra, la paura può aiutarti a tenere alta la tensione. Questo è un punto di partenza” ha commentato Allegretti.
L’allenatore ha infine concluso: “Sono contento per tutti i miei giocatori che sono riusciti ad esprimere il massimo, così come ero contento dopo la partita con l’Ospitaletto. Ognuno deve mettersi a disposizione, perché le partite le risolvono i singoli ma è la squadra che determina il successo”.
Romero: “Adesso ho la responsabilità di portare la mia esperienza a servizio dei miei compagni”
Entusiasmo anche per l’uomo che ha deciso la partita con il suo goal, l’attaccante Niccolò Romero. “Questa vittoria ci sblocca la consapevolezza di potercela giocare con tutti. Il valore che avevamo espresso non era quello di una squadra di bassa classifica, ma di una squadra competitiva. Mancavano i risultati, speriamo che oggi sia un punto di partenza. Siamo stati bravi ad impedire i loro goal e a concretizzare le nostre occasioni. Si soffre e si vince di gruppo. La serie D? Le squadre attrezzate di questa categoria ben figurerebbero anche nelle categorie superiori. È un mix di calciatori emergenti e giocatori che hanno esperienza tra i professionisti. Non ci si può permettere di fare la “passeggiatina”. Adesso ho la responsabilità di portare la mia esperienza a servizio dei miei compagni” ha dichiarato il numero 92 biancoblu.