“Il dibattito sulla gestione dell’immigrazione avviene al Parlamento europeo a pochi giorni da un drammatico fatto di sangue accaduto a Verona, la mia città, ospitale e bellissima, che si trova in una regione, il Veneto, storicamente terra di emigrazione e integrazione. Un ragazzo maliano ha perso la vita, dopo aver aggredito con un coltello un agente di polizia che, per difendersi, è stato costretto ad aprire il fuoco.

L’episodio testimonia che quando in un territorio arriva un numero spropositato di stranieri, la maggior parte dei quali non ha diritto alla protezione internazionale, poi diventa impossibile gestirne l’accoglienza. Mi auguro che il dibattito in Ue si svolga in maniera concreta e non ideologica, senza l’illusione che in Europa esistano possibilità illimitate di accoglienza. Il titolo è ‘gestione ordinata ed efficace della migrazione’, quindi tutto il contrario di quanto visto finora. E colgo l’occasione per esprimere il mio sgomento per il rapporto Ecri, che sputa veleno sulle forze dell’ordine italiane. Che vanno applaudite, non diffamate”.

Così Paolo Borchia, segretario provinciale della Lega di Verona e capo delegazione del Carroccio al Parlamento europeo, nel suo intervento durante la sessione plenaria.