Atalanta-Verona 6-1. Perdere con l’Atalanta, una delle migliori squadre del campionato non è una sorpresa. Ci stava. Nè, d’altra parte, il Verona può pensare di salvarsi andando a vincere con squadre più dotate e tecnicamente superiori.
Quello che brucia è la dimensione della sconfitta. 5 gol presi in 45 minuti più uno subito dopo la ripresa. E quel che preoccupa è l’involuzione che l’Hellas sta subendo nelle ultime partite, la sua tendenza a subire reti a pochi minuti dall’inizio; la sua difesa molle come il burro, distratta e sostanzialmente inutile e il progressivo isterilimento dell’attacco. Fino a che gli attaccanti segnavano, in qualche modo gli errori dei difensori venivano compensati. Ma da quando l’attacco non produce più sono sconfitte che s’inanellano una dopo l’altra.
Parlare della gara con l’Atalanta, relazionare la pena che ha generato il vergognoso spettacolo dato dai ragazzi messi in campo da Zanetti nel 1° tempo è un esercizio inutile. 6 gol uno dietro l’altro dicono già tutto. Analizzarli sarebbe versare sale sulle ferite. La debacle è stata generale. Unico sprazzo di luce il bellissimo quanto inutile gol della bandiera di Saar. Per il resto inutile sprecare parole. Non solo. Inutile addirittura pensarci, anche perché della cause che hanno generato il risultato s’è già detto e ridetto.
Sogliano ci mette la faccia dopo la batosta con l’Atalanta
Chi si è preso la briga, nell’immediato dopo-partita, di metterci la faccia è stato Sean Sogliano, il direttore sportivo, l’uomo più di valore sulla quale può contare la società. E come sempre s’è dimostrato una persona seria, onesta e tutta d’un pezzo. In sostanza Sogliano ha detto che ha sostituito lui Zanetti perché, data la situazione non può perdere tempo a piangere sul latte versato.
Perdere a Bergamo ci stava. E in classifica i punti sono 0 sia prendendo un gol che prendendone 6. Il mister deve pensare da subito allo scontro diretto di martedì prossimo con il Lecce. E’ lì che la squadra dovrà dimostrare di avere una capacità reattiva. Anche il Lecce domenica scorsa ha preso 6 gol dalla Fiorentina come l’Hellas dall’Atalanta. Ed oggi ha tenuto testa al Napoli perdendo di misura con una reazione psicologica encomiabile. La stessa reazione che devono avere i giocatori dell’Hellas.
Al resto però ci deve pensare Zanetti che, da come ha mandato in campo la squadra nel 1° tempo, non pare abbia ancora un’idea precisa di che cosa fare. Intanto, grazie a quanto raccolto finora, abbiamo ancora 9 punti. Ma per salvarsi non bastano, bisogna farne tanti altri. A cominciare da martedì.