Si è tenuta, sabato 26 ottobre, di fronte ad una platea di oltre 160 collaboratori tra medici, personale sanitario e staff dipendente, la convention “CEMS davanti alle sfide del sistema sanitario”.
Ad aprire i lavori la giornalista Sarina Biraghi che ha introdotto Claudio Hoelbling, Presidente CEMS, per i saluti di benvenuto e presentato le tematiche ed i relatori ospiti.
Stefano Cazzaniga, Managing Director & Partner del settore Health Care Payers and Providers di Boston Consulting Group, ha illustrato i tre fenomeni — transizione verso cure personalizzate, digitalizzazione e sostenibilità all’accesso — che definiscono il futuro della sanità a livello globale e le principali sfide che stanno mettendo a dura prova il sistema sanitario italiano nel garantire accesso alle cure e qualità clinica.
I dati sulla composizione della spesa sanitaria privata, presentati da Marianna Cavazza, Associate Professor of Practice di Health Policy della SDA Bocconi School of Management, hanno messo in luce quanto gli italiani già si rivolgano a strutture private per visite mediche e servizi diagnostici, un trend in crescita anche in Veneto, con una spesa pro capite media pari a 790 € nel 2022.
Negli ultimi dieci anni è aumentato del 135% il valore delle polizze collettive (welfare aziendale e Fondi Sanitari Integrativi, ndr.) e dell’84% quello delle polizze individuali, mentre la quota di veneti con la copertura di un fondo sanitario integrativo è superiore alla media italiana.
Partendo dalle dinamiche demografiche prospettiche, con particolare riferimento al progressivo invecchiamento della popolazione e alla denatalità — con il rapporto tra anziani e popolazione attiva che, nel 2045, potrebbe salire ad oltre 60 anziani ogni 100 persone attive —, il Direttore Programmazione e Controllo SSR della Regione Veneto, Mauro Bonin, ha rappresentato la crescente pressione dei bisogni sanitari e socio sanitari per il prossimo futuro.
«Questa dinamica, congiuntamente al quadro programmatico del finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale – sensibilmente inferiore rispetto alle altre economie occidentali – ed alla disponibilità dei professionisti sanitari – con una crescente carenza di personale infermieristico – rischia di creare una tensione tra domanda ed offerta che, per essere adeguatamente governata, richiederà profondi mutamenti nell’organizzazione dei servizi tra cui, probabilmente, nuove prospettive di collaborazione tra pubblico e privato» ha dichiarato Bonin.
Nella seconda parte della mattinata, il focus della convention si è spostato sul futuro di CEMS e sulle scelte strategiche e di investimento necessarie per affrontare le sfide del sistema sanitario.
Gloria Civolani, Direttore Generale CEMS, ha indicato il nuovo percorso che conferma la missione di essere il punto di riferimento per il territorio nel percorso di prevenzione, diagnosi e cura del paziente, attraverso servizi eccellenti e cure personalizzate: «Il nostro impegno è quello di migliorare la qualità della vita di ogni persona, creando un modello di sanità personalizzato e proattivo, nel quale il paziente sia sempre al centro».
A supporto di questa mission, CEMS ha investito oltre 10 milioni di euro in innovazione, digitalizzazione e ampliamento della superficie del centro. Importanti gli investimenti per l’allargamento dei servizi sanitari, con il rinnovo delle apparecchiature di Radiodiagnostica (tra le quali Risonanza Magnetica, TAC e RX) dotate di intelligenza artificiale per ridurre i tempi di esecuzione degli esami e, quindi, di esposizione alle radiazioni e per ottenere risultati di diagnosi sempre più precisi.
Già in essere, gli investimenti per la realizzazione del reparto di Diagnostica Prenatale per accompagnare tutte le donne nel percorso della gravidanza con il supporto del team di Genetica, Ginecologia ed Ostetricia e con la possibilità di eseguire esami di screening di primo e secondo livello, come ad esempio DNA fetale e amniocentesi. Potenziato anche il Medical Service, al quale il paziente può rivolgersi con accesso diretto senza attesa, servizio gestito da un team di medici di Medicina d’Urgenza con esperienza in Pronto Soccorso, per la gestione di sintomatologie lievi. Un servizio che permette di ricevere immediatamente una diagnosi supportata da esami di approfondimento e indicazioni per il percorso di cura.
A seguire, è intervenuto il Direttore Sanitario CEMS, Giorgio Piubello, che ha condiviso con la platea l’approccio di CEMS di tenere sempre il paziente al centro di ogni decisione, richiamando il personale medico e sanitario sull’importanza della continuità di cura e sulla sempre più sentita esigenza di dedicare tempo all’ascolto di ogni paziente. Tra gli obiettivi prefissati, particolare rilevanza verrà data ai percorsi di prevenzione personalizzati sulle esigenze di ogni paziente, che verranno gestiti grazie alla collaborazione tra medici di più discipline, potendo CEMS contare su un’equipe di oltre 150 medici.
Al termine, Giacomo Luisi, Direttore Marketing CEMS, ha presentato la nuova immagine del Centro che passerà dagli attuali 3.200 a 5.000 metri quadri. I lavori verranno eseguiti nel rispetto della sostenibilità ambientale, grazie all’utilizzo di materiali ed energie rinnovabili, e dell’accessibilità, con l’obiettivo di costruire un percorso semplificato per il paziente all’interno della nuova struttura. La superficie ospiterà il rinnovato reparto di Radiodiagnostica, eccellenza per il territorio, nuovi spazi studiati per il comfort del paziente e l’ampliamento dei parcheggi gratuiti.
L’evento, ospitato nel Training Center Just Academy di Grezzana, è stato caratterizzato dall’attenzione verso l’ambiente, con una gestione 100% Plastic Free.