“Le scene viste sabato pomeriggio durante il corteo dei centri sociali in centro a Verona sono uno sfregio a tutta la città. Un conto è manifestare liberamente per esprimere le proprie idee. Un altro è inveire ed offendere Ministri e le nostre Forze dell’Ordine. E questo, francamente, è indecente ed ingiusto verso il nostro Paese che ha accolto queste persone.

La nostra città, quindi, sabato si è divisa in due: da una parte, in stazione, c’è stato chi è sceso in piazza con Alberto Stefani e Paolo Borchia per chiedere democraticamente più sicurezza e più tutele per le Forze dell’Ordine. E dall’altro, un vergognoso corteo pieno di odio e rancore. Trovo a dire poco vergognoso chi accusa il nostro Paese di essere “razzista” o “ingiusto”: chi arriva in Italia, per la maggior parte, scappa da Paesi dove i diritti umani non sono minimamente contemplati. Prendere ora anche lezioni di civiltà da queste persone, francamente, anche no!

È per questo che di fronte a cartelli e cori del tipo “Italia razzista” o “poliziotti assassini”, io credo che sia doveroso prendere provvedimenti ed allontanare queste persone dalla nostra città. Come possiamo accettare che a Verona passeggino persone che assaltano il tribunale di Giustizia? Il Sindaco Tommasi provveda immediatamente col Questore ad emettere i cosiddetti DASPO urbani a chi sabato si è reso protagonista in negativo nella nostra città di questi fatti. Non abbiamo bisogno di questo odio su Verona”. È il commento del consigliere regionale di Lega – LV, il veronese Filippo Rigo sui fatti di sabato a Verona.

Aggiunge Nicolò Zavarise, Consigliere Comunale della Lega di Verona: «La manifestazione per Moussa Diarra ha purtroppo visto episodi che non possono essere ignorati: atti di violenza, lanci di oggetti contro le nostre forze dell’ordine, e insulti diretti a chi tutela la sicurezza di tutti. Comportamenti da condannare con fermezza. Non è accettabile che in questi contesti vengano promossi odio e divisione, tanto meno verso chi ogni giorno è al servizio dei cittadini, spesso a costo della propria incolumità.

La sicurezza, il rispetto delle istituzioni e il sostegno alle forze dell’ordine sono principi fondamentali su cui non arretreremo di un millimetro. Se a qualcuno non sta bene, può benissimo tornare a casa propria, da dove è venuto! Sorprende tra l’altro che soggetti che si definiscono pacifisti e accoglienti non esitino a insultare e aggredire. Strano concetto di democrazia.
È ancora più vergognoso è il continuo silenzio dell’Amministrazione comunale, che col proprio atteggiamento sembra essere connivente con chi continua a promuovere sentimenti di odio e violenza! La Lega, a tutti i livelli, è impegnata a garantire questi valori, senza lasciarsi intimidire da episodi di violenza o minacce. Continueremo a lavorare a testa alta, come abbiamo sempre fatto, per una città più sicura è più giusta».