(di Simone Alessandro Cassago) La “brama” di oro cresce sempre più a dismisura fra gli investitori; l’attivismo delle banche centrali nel tagliare i tassi di interesse e le incertezze geopolitiche globali, stanno spingendo verso l’alto la quotazione dell’oro, che proprio oggi ha sfiorato i 2.778 $ l’oncia (col future a dicembre a 2.779 vedi grafico qui sopra). In dieci anni la quotazione in Euro è passata da 935,35€/oncia troy a 2.565,99 €/oncia troy (grafico qui sotto) triplicando il suo valore.
In questo turbolento 2024 il metallo giallo segna un aumento di valore di oltre il 30%, facendo meglio rispetto ai mercati azionari (ad esempio negli USA S&P ha realizzato incrementi, da inizio anno del 22%, mentre il nostro FTSE MIB del 16%); per gli analisti la tendenza rialzista sull’oro è destinata a continuare a crescere (vedi anche il nostro precedente articolo dell’aprile scorso, quando partì di scatto questo rally Oro, perchè il rally della quotazione continua – L’Adige di Verona).
Con le persistenti preoccupazioni per le esigenze di finanziamento degli USA, e il loro impatto sul mercato dei loro titoli di stato, i ben noti “treasuries”, il metallo giallo potrebbe diventare l’ultimo bene bene rifugio veramente percepito come tale, rimarcano gli analisti i quali prevedono la possibilità non tanto lontana, stante gli attuali scenari descritti, fino ad arrivare anche a quota 3.000 $ l’oncia.
Con una Fed accomodante, il persistere delle tensioni geopolitiche, e gli acquisti sostenuto dalle banche centrali l’oro è comunque destinato a crescere; gli ETF con sottostante l’oro fisico hanno segnato il loro quinto mese consecutivo di afflussi netti a settembre, attraendo ben 1,4 miliardi di dollari (dati del WGC – World Gold Council), con la domanda più sostenuta arrivata dagli investitori statunitensi; le partecipazioni di questi sull’oro, generalmente aumentano quando i prezzi dell’oro salgono, e viceversa.
Altro indizio della domanda record sempre in arrivo dagli USA, è il successo realizzato da Costco; la catena retail di superstore è infatti divenuta, per assurdo, un improbabile punto di riferimento per gli appassionati di metalli preziosi.
A fine 2023 Costco ha iniziato ad offrire lingotti d’oro da un’oncia agli acquirenti online, una mossa la quale ha immediatamente e, molto rapidamente, guadagnato popolarità, con una domanda così alta che ha messo in difficoltà la catena americana di superstore nel poter soddisfare tutte le richieste pervenute. Circa il 77% dei punti di vendita Costco che immagazzinano lingotti d’oro, segnalano l’esaurimento delle scorte già dall’inizio di questo mese, secondo un recente sondaggio condotto da Bloomberg.
L’interesse degli investitori retail statunitensi, ma anche europei e italiani (nel nostro paese gli acquisti di “oro fisico” e di ETF correlati è salita di oltre il 25% da inizio anno), si va ad aggiungere ai tradizionali motivi dei rialzi del metallo giallo, dalla discesa dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, le quali vogliono “diversificare” le proprie riserve monetarie, con riserve auree, che hanno sempre rappresentato un “porto sicuro” , nel passato, a tutte le situazioni di incertezze che nascono da tensioni geopolitiche in atto.