Si chiama Ingresso Scaligero ed è il nuovo punto di accesso di Veronafiere, dedicato a visitatori e operatori. Questa moderna hall, inaugurata oggi dopo quattro mesi di lavori, si estende su una superficie di 350 metri quadrati ed è realizzata in legno lamellare, acciaio a vista e cemento. È dotata di quattro tornelli automatizzati, capaci di gestire un flusso orario di oltre 1.050 persone, un info-point e una corsia per la fermata di taxi e NCC. Il nome è stato scelto tramite un sondaggio che ha coinvolto tutti i dipendenti di Veronafiere.
L’intervento, che ha comportato un investimento di 1,7 milioni di euro, include anche la riqualificazione della vicina Porta L, situata all’angolo con via Roveggia. Questa porta è dedicata ai mezzi della logistica durante le fasi di allestimento delle manifestazioni e presenta un portale alto 6 metri in acciaio, completo di ingresso videosorvegliato e lettura automatica delle targhe. Inoltre, è stata riorganizzata la sosta nel parcheggio P9, ora delimitato da un muro perimetrale.
Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, ha commentato: «Quest’opera rappresenta un ulteriore passo verso un quartiere fieristico sempre più attrattivo, sostenibile e funzionale. L’obiettivo è duplice: rispondere alle crescenti esigenze di espositori e visitatori, mentre si pianifica uno sviluppo infrastrutturale integrato con il tessuto della città, in particolare per la rigenerazione urbana di Verona Sud».
Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere, ha sottolineato l’importanza di questi sviluppi, evidenziando come l’Ingresso Scaligero e la Porta L si inseriscano nella road map del piano di rigenerazione infrastrutturale di Veronafiere, destinato a ricevere oltre 20 milioni di euro di investimenti entro il 2026. Tra le future iniziative, la nuova copertura fotovoltaica ampliata del padiglione 8 e la riqualificazione dei punti di ristorazione della fiera.
Il progetto, ideato dall’architetto Michele Segala per A.70 Studio, include anche la riqualificazione del percorso pedonale su via Scopoli, con nuovi punti luce e un marciapiede adeguato alle normative per l’accessibilità. Sono stati mantenuti i 61 stalli auto pubblici già esistenti.
Un aspetto fondamentale del progetto è la sostenibilità, con una gestione ottimizzata dei flussi di traffico, l’installazione di tre colonnine di ricarica per auto elettriche, un nuovo impianto di trattamento delle acque reflue e l’illuminazione a tecnologia LED. La progettazione paesaggistica ha salvaguardato i due storici cipressi secolari tra l’Ingresso Scaligero e la Porta L, curando anche le alberature lungo via Scopoli.
Al taglio del nastro, oltre a Bricolo e Rebughini, Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere, e Monsignor Domenico Pompili, vescovo di Verona. La cerimonia ha visto anche la presenza dello scultore veronese Federico Ferrarini, autore di “Stargate”, l’opera in pietra della Lessinia che accoglie i visitatori nella hall del nuovo ingresso.
Alessia Rotta, consigliera del Comune di Verona, ha dichiarato: «Questa porta, oltre al significato simbolico, ha un valore concreto per l’accesso a una delle realtà più strategiche per lo sviluppo della città. L’Amministrazione è grata a Veronafiere per questo intervento che beneficia anche del quartiere e dei suoi abitanti».