Damiano Tommasi dopo qualche indiscrezione fatta filtrare sottotraccia ha informato ufficialmente i colleghi di Giunta coi quali si era già confrontato singolarmente nei giorni scorsi: cambierà delle deleghe la più importante del lotto quella del patrimonio viene tolta a Michele Bertucco – cui non si perdonano i distinguo del recente passato – e data al vicesindaco Barbara Bissoli.

Di rilievo l’ingresso in Giunta dell’ex parlamentare PD Alessia Rotta (attualmente vicepresidente della A22, incarico che manterrà) che subentra a Italo Sandrini e si occuperà – per ora – di commercio, manifestazioni e rapporti col Consiglio comunale.

La delega vera, quella che pesa di più col rinnovo in vista della Fiera di Verona, ovvero agli enti economici di primo peso come Agsm Aim, Fondazione Arena ed  Aeroporto Catullo resta saldamente nelle mani del Sindaco che potrà continuare a trattare coi partiti e con le lobby cittadine con pienezza di potere.

E i primi passaggi riguarderanno proprio la Fiera dove va a scadere il mandato di Federico Bricolo  – si va all’aprile 2025 con l’assemblea di approvazione del bilancio –col sindaco chiamato a varare una nuova strategia per dare soddisfazione al centrosinistra senza rompere i rapporti col Governo. Al Comune spetta la nomina del presidente, mentre il DG “tocca” alla Fondazione CariVerona e la carica di Amministratore delegato è di nomina della Camera di commercio.

E quindi forse non è un caso se il primo commento sul rimpasto di Palazzo Barbieri dalla politica scaligera è targato Lega e non è positivo Spiega Nicolò Zavarise: « Il rimpasto di giunta deciso dal sindaco Tommasi non è altro che la prova evidente di una maggioranza ormai in difficoltà e di una squadra di governo cittadino che non sa più che pesci pigliare, che sta ora mostrando tutte le sue fragilità e la mancanza di una visione chiara per la città».

«Questa è una Giunta costretta a continui compromessi interni per tentare di mantenere un equilibrio precario, un equilibrio che però risponde più alle esigenze di partito che a quelle dei cittadini. Con l’uscita di scena di Italo Sandrini, sostituito dall’ex deputata del PD Alessia Rotta, appare chiaro come Tommasi sia sempre più sotto pressione per accontentare il Partito Democratico, costretto a fare concessioni e a rafforzare le posizioni della sua vice Barbara Bissoli, togliendo deleghe importanti a Bertucco.  Questo cambiamento – continua Zavarise – è un evidente segnale di una maggioranza che non ha una direzione e cerca di placare le tensioni tra le varie correnti, con un PD che scalpita per ottenere maggiore rilevanza rispetto alla lista civica Traguardi, che attualmente guida la maggioranza e influenza in modo pesante l’agenda del sindaco».

I rapporti col  Terzo settore, sinora affidati a Italo Sandrini, passeranno a Luisa Ceni, di Traguardi, attualmente anche assessore alle politiche sociali e abitative.

A Bertucco andranno i tributi, agli assessori Ferrari e Benini andranno i rapporti con Amia e Acque Veronesi, mentre l’Agec altro ente di vitale importanza politica verrà “spacchettato” fra tre assessori  –  Bissoli, Ceni e Benini che ha anche l’edilizia popolare.