Il caso di malaria denunciato ieri dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona non è autoctono, ma importato. Al momento della diagnosi, s’era temuto che dopo 50 anni da quando era stata debellata, si fosse manifestato un caso autoctono, ovvero causato dalla puntura di una zanzara ‘locale’, in particolare l’anofele, che trasmette il plasmodio, agente responsabile della malattia che nei secoli scorsi, fino alla metà del ‘900, aveva causato moltissime morti. L’ultimo caso autoctono registratore nel nostro paese risale al 1998. Ma si tratta di un fatto rarissimo

Malaria. Allarme rientrato

Sarebbe stato allarmante che questa malattia fosse tornata a manifestarsi quando la si riteneva estinta, se non per quei casi importati dall’estero.

E fortunatamente così è stato. Il paziente colpito da malaria ieri nell’anamnesi aveva omesso di dire che era stato recentemente in paesi dove la malaria è endemica.  Fatto che era stato all’origine dell’allarme.  Oggi invece ha informato i sanitari di essere stato in Nigeria una ventina di gironi fa. Questo dato ha permesso al  Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Ulss 9 Scaligera di escludere che l’infezione fosse autoctona. Allarme rientrato.