L’auditorium Oniverse di Dossobuono ha ospitato sabato 9 novembre oltre 1.200 persone per l’annuale giornata di formazione di Fism Verona, incentrata quest’anno su un tema fondamentale per la crescita dei più piccoli: l’uso di spazi e materiali non strutturati. Educatori, gestori e volontari delle 172 scuole dell’infanzia affiliate alla federazione si sono riuniti per riflettere su come gli spazi scolastici, in particolare i giardini e le aree comuni, possano diventare ambienti in cui i bambini sperimentano e si sviluppano attraverso il gioco spontaneo.

Il ruolo degli spazi nella pedagogia moderna

La giornata è partita con la presentazione del nuovo volume della Fism Verona, L’appartenenza nell’essere: spazi e materiali, un’opera fotografica e tecnica che esplora il significato educativo degli spazi nelle scuole per l’infanzia. Il testo, realizzato dal coordinamento pedagogico della Fism, offre una guida per ogni ambito della giornata scolastica, dal momento dell’accoglienza al pranzo, dalle attività all’ora del sonno. Oltre a essere una risorsa pratica, il volume invita a riflettere sulla necessità di un continuo rinnovamento per rispondere alle esigenze mutevoli dei bambini.

Luciana Brentegani, presidente di Fism Verona, ha sottolineato l’importanza di questo aspetto: “Ogni sezione si chiude con interrogativi per favorire una riflessione continua e una risposta che non sia mai la stessa. Le nostre scuole, pur con una storia secolare, non smettono di evolversi”. Con una crescita significativa delle iscrizioni al nido e alle sezioni Primavera per bambini di 24-36 mesi, la federazione ha risposto prontamente aprendo nuove sezioni e adattandosi alle nuove esigenze dei genitori.

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Giocare con niente: un’esperienza educativa fondamentale

La giornata è stata arricchita da interventi significativi. Il pedagogista Antonio Di Pietro ha esplorato il tema Giocare con niente, riflettendo su come materiali semplici e naturali possano stimolare la creatività e l’apprendimento nei bambini. “Lo spazio è un grande contenitore di possibilità – ha osservato Francesca Balli, vicepresidente di Fism e curatrice del volume – e permette al bambino di esplorare, creare e crescere. Il ruolo dell’adulto è di affiancare, offrendo un significato all’esperienza, alimentando processi che portano alla crescita di competenze”.

Il vescovo Domenico Pompili ha poi offerto una prospettiva spirituale, collegando la dimensione degli spazi educativi alla dimensione interiore dei bambini: “Interiorità ed esteriorità sono due dimensioni che vanno vissute insieme”, ha detto, esprimendo gratitudine agli educatori che accompagnano i bambini nel periodo più significativo della loro crescita.

Verso una scuola come spazio di comunità

Il tema degli spazi come luoghi di comunità è stato al centro degli interventi, soprattutto nelle esperienze pratiche presentate da alcune scuole, come quella di Quinzano, che ha recentemente rinnovato interni e giardino. Le scuole della Fism Verona, grazie a una visione educativa innovativa, stanno rispondendo al cambiamento nei bisogni della società, favorendo una crescita che integra scuola, famiglia e territorio in un’unica esperienza educativa.

Formazione e sicurezza per un’educazione in evoluzione

L’evento si è concluso con approfondimenti specifici per i vari ruoli presenti. Mentre il personale educativo ha partecipato a un focus condotto da esperti pedagogici, presidenti e membri dei comitati di gestione hanno discusso degli aspetti di sicurezza connessi all’uso di materiali e spazi non strutturati. Un momento formativo che ha confermato come le scuole della Fism Verona siano una realtà dinamica e attenta al benessere e alla sicurezza dei bambini, per offrire loro un ambiente ricco di stimoli e opportunità di crescita.