La spesa sanitaria per ogni cittadino in Italia è di 2.947 euro la media europea è 3.533 euro. Dati OCSE riferiti al 2022. Nel 2023 si stima una diminuzione del 4%. La spesa sanitaria pubblica è il 75% della spesa totale mentre la media europea è dell’81%. Invece quella a carico degli italiani è del 23% del totale, superiore alla media Ue che è del 15%.
L’Italia spende il 33% per l’assistenza ambulatoriale, mentre l’Europa. Per la lungo-degenza, nonostante siamo il paese “più vecchio” spendiamo il 10% della spesa sanitaria totale, mentre la media Ue è del 15%. La cifra italiana è ‘drogata’ dal fenomeno badanti.
Non solo la spesa sanitaria sotto la media europea
La media europea è di 4,2 medici/1.000 abitanti, come in Italia. Il che significa, data la carenza reale, che è il sistema complessivo che ne richiede di più, oltre al fatto che siamo il paese con oltre la metà dei camici bianchi over 55 e il 20% over 65, quindi con un alto tasso di fuga verso la pensione. Senza contare che siamo il paese che ne “esporta” di più. Il che per il sistema paese, al contrario di tute le altre esportazioni, non è un guadagno ma un danno. Non solo perché perdiamo personale sanitario ma perché forniamo ad altri medici che sono stati formati in Italia a spese degli italiani.
La media europea degli infermieri è di 8,4/1.000 abitanti. In Norvegia, Islanda, Finlandia, Irlanda e Germania sale a 12. In Italia è 6,5/ 1000 abitanti.
Ad aggravare la situazione le scarse domande per i corsi di infermieristica. I laureati in scienze infermieristiche in Italia sono 16,4/1000 abitanti contro una media europea del 37,5. Come per i medici anche per questa categoria vale il discorso della fuga all’estero dove ci sono retribuzioni migliori.
L’aspettativa di vita per chi è nato inItalia nel 2023 è di 83,8 anni. Ci supera solo la Spagna.
Nel 2022 la speranza di vita delle donne italiane era di 84,8 anni, degli uomini 80,7 anni. Ma rispetto ai maschi si ammalano di più: 20% contro il 17% e fanno meno attività fisica. L’Italia è uno dei paesi europei più ‘pigri’. Nel 2019, solo il 19% ha fatto movimento più di 150 minuti alla settimana. Questo dato, rileva il report, La media Ue è del 32%”.