Il turismo a Verona cavalca la Fiera. A dimostrazione di come Veronafiere faccia da volano per l’indotto nella città scaligera. L’Osservatorio Turistico Verona Garda presenta i dati HBenchmark relativi al tasso di occupazione delle stanze d’albergo, durante la manifestazione, che sono stati pari all’88,3%, in linea al 2023, contro una media ottobrina del 76,9. La formula di bed&breakfast sta lentamente calando per dare spazio agli altri trattamenti, ad esempio, il “room only”. La durata media dei soggiorni è stata in linea con il 2023 e si è attestata a oltre 2gg.

“La combinazione di una fiera di grande rilevanza, come Fieracavalli, – spiega il Presidente della Destination Verona & Garda (Dvg) Foundation, Paolo Artelio – ha rappresentato un’opportunità interessante per la promozione dell’offerta turistica ippica delle nostre due Destinazioni, Verona e Lago di Garda Veneto e dei quattro marchi d’area verso una platea di operatori specializzati. Si tratta
di un segmento sui cui la nostra provincia eccelle, grazie anche al lavoro fatto come Fondazione: dalla mappatura degli itinerari alle
esperienze che spaziano dalle lezioni di monta all’americana e all’inglese, fino a passeggiate ed escursioni, ma anche alla pet
terapy per chi non pratica il turismo equestre e per chi soffre di iperattività o autismo”.

Il campione riguardante la DMO Verona e preso in esame da DVG e Federalberghi Verona comprende 45 strutture alberghiere, 25 nel Comune scaligero e 20 in Provincia. l dati sono stati rilevati ed elaborati da HBenchmark. Ottobre su Verona si è chiuso con un 2,9% in più di tasso di occupazione delle stanze rispetto al 2023: la percentuale di occupazione nel 2024 è stata del 76,9%. Nonostante il tempo avverso, il Comune ha registrato oltre l’80%. Percentuale salita all’86,1% durante il Ponte di Ognissanti (31 ottobre – 3 novembre) che ha registrato picchi di oltre il 90% nella notte di sabato 2 novembre.

Nei canali di vendita si nota per il Comune come durante il Ponte le prenotazioni sono arrivate per oltre la metà dalle piattaforme di booking, un comportamento d’acquisto tipico dei weekend nelle città, con predominanza di flussi italiani.

La durata media del soggiorno in ottobre è rimasta stabile sui 2,6 giorni dello scorso anno. I principali clienti degli alberghi in Comune sono stati gli italiani, i tedeschi, gli inglesi, gli americani e i francesi. Si è registrata una crescita dei brasiliani rispetto al
medesimo periodo del 2023. Nella relazione tra nazionalità, ricavo medio camera in bed&breakfast e durata media del soggiorno, gli americani sono quelli più alto spendenti assieme agli inglesi che soggiornano per un periodo più lungo.

Gli italiani tendono a contenere le spese. In provincia, oltre agli italiani, sono stati registrati i tedeschi, gli israeliani, i cinesi, gli americani e gli inglesi. Gli Israeliani sono in crescita rispetto ad ottobre dello scorso anno. Anche in questo caso, gli italiani sono quelli che spendono e soggiornano meno, mentre gli inglesi sono la nazionalità che spende di più.

I visitatori diretti in città preferiscono prenotare on line, via piattaforme, mentre chi intende soggiornare in provincia tende ad
utilizzare ancora il canale off-line, contattando direttamente la struttura.

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Nell’area del Lago di Garda Veneto, invece, oggetto del campione di HBenchmark sono 75 strutture alberghiere, di cui 50 nel Basso Lago, ed emerge come in ottobre è prevalsa la prenotazione disintermediata, via piattaforme di booking o direttamente in albergo.

Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto commenta: «Per quanto riguarda novembre ed il Ponte di Ognissanti possiamo ritenerci soddisfatti. Abbiamo beneficiato del fatto che è stato un vero e proprio ponte, con oltretutto un meteo favorevole. Abbiamo chiuso una festività importante con qualche punto percentuale in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Da lunedì 4 novembre, la maggioranza delle nostre strutture ha iniziato le procedure di chiusura».

« Restano aperte circa l’8% delle strutture del Garda Veneto – continua De Beni – e queste iniziano a lavorare sulle festività natalizie, sulle quali tuttavia è ancora presto per dare delle percentuali di prenotato. Qualcosa si sta muovendo, ma la maggior parte si vedrà verso fine novembre. L’aspetto positivo però è che anche le festività natalizie sempre di più anche sul nostro territorio stanno diventando di richiamo».

Il Ponte di Ognissanti ha registrato il 70,9% di occupazione delle stanze. I flussi turistici appartengono principalmente al mercato
domestico, tra le nazionalità estere che hanno scelto il lago si segnalano anche Romania e Slovenia, che solitamente non si collocano nella top 10. La media di occupazione dell’intero mese invece è stata del 58% con le presenze italiane in calo di 5 punti percentuali rispetto al 2023 e quelle inglesi in crescita.